Ricerca: «la-cattiva-strada»
Cristina Zagaria. Perché no?
Il mio mestiere è scrivere. Ma anche cercare le storie "per strada", tra la gente. La scrittura e la strada sono il cuore di Perché no
LeggiStefano Di Marino. Vladivostok Hit
Ho incontrato Stefano di Marino a metà strada tra l’inferno di Vladivostok e il labirinto di cemento di Gangland per un’intervista esclusiva per Thrillermagazine
LeggiRacconto: Incontri ravvicinati nella brughiera
Ad un tratto, qualcosa sfrecciò sul sentiero, con la velocità di un razzo, tagliando la strada ad Esmeralda che annusava i cespugli che odoravano di salsedine. La cagnetta ebbe un fremito
LeggiMauro Marcialis
E' maresciallo della Guardia di Finanza, ma siamo sicuri che, se è seduto a un tavolino del nostro caffè non è certo per un controllo. così siamo felici di scambiare qualche battuta con Mauro Marcialis, autore di La strada della violenza
LeggiMistero di strada
4 su 5
di Francisco Gonzalez Ledesma
Una novela de barrìo, 2007, Giano, 2008
FEFF 10: Casket for Rent
La strada senza ritorno delle Filippine
LeggiRacconto: Giallino
Dove il poliziotto creato da Di Cara, “animale da strada” ironico e scanzonato, architetta una beffa ai danni del cattivo, complice Giallino, la versione più ridotta ma ancor più mitica dello scooter della Piaggio...
LeggiRacconto: Global Positioning System
Sorvegliare col G.P.S. è tanto comodo: basta affidarsi all'assoluta discrezione di un cosino messo nel motore e che lancia segnali al satellite. Ma così non è per il poliziotto con tanti anni di servizio addosso, che si ritiene ancora “animale da strada” e che ancora gode a pensare alle lunghissime ore di appostamento di un tempo... Ironia sottile di Di Cara, maestro del noir siculo, anzi universale
LeggiLa strada della violenza
4 su 5
di Mauro Marcialis
Mondadori, 2006
Autobiografia di un picchiatore fascista: percorso di vita dalla strada al carcere
Giulio Salierno ebbe un'altra vita, prima di diventare un sociologo marxista. E quel primo pezzo della sua esistenza, scandito dalla militanza nel MSI e della violenza nera, lo ha narrato in un libro che è il racconto di una presa di coscienza: le bombe non rivoluzionano e ci sono frammenti di mondo, come quello carcerario e manicomiale, dove i soprusi del sistema sono reali. È lì che sceglierà di lavorare
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