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Racconto: I ritratti testamentari e il Tritacarne Intasato
Le parodie ci piacciono. Se condite d'iperboli ancora di più. Se, poi, parlano del mondo dell'arte figurativa (collezionismo e tecniche all'olio e alla tempera grassa) ci mandano in solluchero. Il racconto è di Daniele Nepi, autore di un cult (Agosto è il mese più crudele) e di tanti racconti, così tanti che non riusciamo più ad elencare
LeggiL'uomo senza casa
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di Andrea Fazioli
Guanda, 2008
Nicola Verde. Un'altra verità
Giovedì 24 gennaio è venuto a Pistoia, ospite della trasmissione curata dall’associazione Giallo Pistoia per TVL, Nicola Verde, scrittore di origini campane (è nato in provincia di Caserta nel 1951), sardo negli affetti e romano di adozione. Non è una precisazione inutile perché le sue tre “anime” e i relativi dialetti sono presenti nelle sue opere. Nella sua gavetta, che, come gli piace dire, è stata lunga quanto per altri è lunga una carriera, ha scritto di tutto, ottenendo importanti riconoscimenti nel fantastico e nella fantascienza. Per poi approdare, con grande fortuna, al giallo. Ci promette che tornerà dalle nostre parti a giugno, in occasione della seconda edizione della manifestazione Serravalle noir. Ne approfitto per farmi rilasciare un’intervista
LeggiIl lungo intrigo: fatti nascosti ed effetti palesi di sessant'anni di storia
Una serie di racconti. Una collezione di tasselli. Il filo conduttore è la storia d'Italia a partire dal 1943 e il ricorso alla finzione letteraria è un artificio per rendere più quotidiana - e dunque più prossima al lettore - una realtà che nell'evolversi lo ha forse solo lambito, ma negli effetti lo ha riguardato da prima che fossero gettate le basi della repubblica nata dopo la seconda guerra mondiale
LeggiMassimo Carloni
Ricordo che quando ero ancora in banca, insieme col cassiere (lui si sfogava facendo l’attore in una compagnia teatrale dilettante e ci siamo contagiati a vicenda con reciproca soddisfazione) elaborai un giallo che aveva come nucleo una sottrazione di fondi da parte di due impiegati. Il metodo che avevamo escogitato era così credibile che il nostro capufficio, un brav’uomo, ci consigliò di far sparire il dattiloscritto per evitare che il Servizio Ispezioni cominciasse a far domande
LeggiDiego Zandel
Nel mio immaginario vivono due miti: quella dello scrittore serenamente commerciale che vive dei suoi libri sfornati in continuazione e quella dello scrittore che persegue solo i comandamenti della sua voce interiore
LeggiDanila Comastri Montanari
Questa vita è l’unica che abbiamo, migliore di quella che è stata data a tanti altri. Non insultiamo il destino
LeggiDanilo Arona
...con la gigantesca, immane cupola energetica di paura (intossicante spazzatura in forma larvale) che abbiamo creato "addosso" al pianeta e che a sua volta ricicla l'angoscia di chiunque, non ci resta che riderne. Scrivendone, almeno da parte mia. E, magari in una forma paradossalmente "fantastica", tentare di snocciolare qualche brandello di verità.
LeggiGiancarlo De Cataldo
Mi piace raggiungere una méta senza prima informarmi, andarci nudo mentalmente, lasciarmi possedere dalle sensazioni nelle quali mi imbatto. Passeggiare fumando, osservando, riflettendo. Nel vuoto mentale si affacciano fantasmi e fantasie cari allo scrittore, per lui fondamentali.
LeggiVerde Nero [4] L'uomo cannone
Piero Colaprico e l'ispettore Bagni ancora una volta alle prese nella Città di M. con torbidi traffici
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