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Alessandro Bruni, La prossima estate
Un romanzo nero, come solo la vita alle volte sa essere
Leggi2008. 1° classificato
Quando la vita dimidiata e offesa a cui siamo condannati aveva ancora un senso, perché c'eri tu a darglielo
LeggiA Natale riscaldiamoci con un buon Boyle
Amici tossici, le odissee solari, le spiagge incontaminate, le sterline piovute dal cielo e una favola mediatica in cui si avverano i desideri...
LeggiBrivido breve: La Chiamata
Purtroppo, come tutti, anche Marco aveva dovuto fare i conti con l'amarezza: perché si era sempre trovato di fronte l'irrealizzabilità dei suoi sogni, la vanità delle sue speranze, la fallibilità dei suoi tentativi di stare finalmente bene
Leggi"La Domenica del Corriere" ed il Giallo 1920-1940 / Parte 3 di 3 - Tradurre: sì, ma come?
Se all’inizio del secolo era necessario conoscere almeno una lingua straniera, e di solito era il francese, in quanto la maggior parte dei testi raramente si trovavano in italiano, negli anni del fascismo questo non fu più necessario. Crebbe il numero di coloro che si dedicavano alle traduzioni, mentre l’interesse si spostava verso il mondo anglo-sassone
LeggiLe sale della vita
Una nuova rubrica dalla nostra inviata speciale, bulimica utente di grandi schermi... Che lo schermo sia con voi!
LeggiAdelia Ortese Aguilar
La Kay Scarpetta del XII° secolo...
LeggiBrivido breve: Una borsa di soldi
O la borsa o la vita....
Leggi[5] Un giallo al Festival Filosofia
L'edizione 2008 del festival modenese ospitava nel suo programma anche un originale gioco investigativo in piazza
LeggiFrancesco Gallone, Milano è un'arma
"Milano è un'arma puntata alla mia testa.
Milano è un'arma conficcata nel mio cuore. Ho visto ragazze e ragazzi scappare da questa città, illudendosi che felicità e risposte stessero altrove. Io posso impadronirmi di Milano per tenere sotto mira la mia vita. Posso impugnare Milano e infilamela in bocca, e perdermi per sempre tra la Stazione Centrale e il Giambellino, tra le catacombe del metrò e Quarto Oggiaro. Oppure posso disinnescare Milano e provare a viverla, rendendo innocua l'immensa stanza in cui mi sveglio e mi addormento per sognare il futuro."