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Il paziente zero
4 su 5
di Andrea Novelli & Gianpaolo Zarini
Marsilio, 2011
Elisa Guerra
Elisa Guerra, la Guerrera, portatrice di pizze a lavorare per Atef “pakistano lungimirante” con famiglia numerosetta a carico nel paese natio. A tempo perso (le vanno tutte male) giornalista pubblicista, studia criminologia, in lotta continua per un posto di lavoro sente “dileguarsi le speranze nel futuro”.
Leggi81. Jose Chung e gli X-Files
L’avevamo già incontrato in “Millennium”, ma è tempo di conoscere la prima avventura del più impiccione e curioso degli pseudoautori: Jose Chung
Leggi78. Il Cerchio
Un racconto breve e un episodio di telefilm ci invitano ad entrare nel circolo vizioso costituito dal Cerchio, una circonferenza infinita che ruota fra realtà e letteratura
LeggiIl paziente zero
4 su 5
di Novelli&Zarini
Marsilio, 2011
Il paziente zero, intervista doppia a Novelli e Zarini
C’è una sola cosa che Christophe Douvier vuole fare: assicurare un sereno avvenire a Isabeau, l’amata sorella
LeggiParabola del male tra realtà e finzione
“Vallanzasca è stato il figlio del suo tempo… non ha fatto che adeguarsi alla violenza voluta dal potere centrale.”
Intervista a Vito Bruschini
2009. 2° classificato
La polvere, sollevata da un’improvvisa folata di vento, impedì ai loro sguardi di raggiungersi, mentre l’ordine perentorio non lasciava tempo alla speranza
LeggiQuella notte alla Diaz. Una cronaca del G8 a Genova
A volte speriamo di lasciare un segno del nostro passaggio su una superficie; a volte scegliamo di non farlo. A volte non troviamo il modo e in alcuni casi qualcuno ha il potere di cancellare le nostre tracce.
Difficile dire quale sia la superficie adatta per lasciare quell’orma, affinché rimanga visibile a lungo e mantenga i suoi contorni quasi integri. Il fumetto è dotato di quel poter dire e si presenta come una delle superfici possibili perché è in grado di superare i limiti spesso sommessamente imposti all’atto creativo e al suo fruitore. Sono i testimoni, coloro che dovrebbero portare nello spazio e nel tempo - oltrepassando confini fisici, sociali, culturali e linguistici - la traccia della propria esperienza, se è vero che possiamo arrivare in luoghi diversi e ovunque solo attraverso lo sguardo di altri e altri ancora.