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Katie Hickman. Nel giardino delle favorite
È nelle librerie, edito dalla Garzanti, il romanzo “Il giardino delle favorite” scritto da Katie Hickman. La scrittrice è in Italia per la presentazione del suo libro e ne abbiamo approfittato per porle alcune domande
LeggiDanilo Arona. La croce sulle labbra
Con Segretissimo di Giugno n° 1540 esce in edicola La Croce sulle labbra, romanzo scritto a quattro mani da Danilo Arona e Edoardo Rosati
LeggiLa Sindrome di Jaele
Racconto di Stelvio Mestrovich
Dal 29 maggio 2008 abbiamo publlicato, un capitolo al giorno, il romanzo La Sindrome di Jaele con protagonista l'ispettore Giangiorgio Tartini, creato da Stelvio Mestrovich.
Oggi questo romanzo è diventato un libro cartaceo edito da Kimerik.
Di conseguenza il romanzo è stato eliminato dalla nostra rivista nel luglio 2009. Abbiamo lasciato il primo capitolo in qualità di anteprima e incipit del romanzo che troverete in libreria o presso la casa editrice www.kimerik.it.
Buona lettura
Biondo 901
3 su 5
di Alessandro Zannoni
Perdisa Pop, 2008
Serpico, il romanzo mai scritto
La storia vera dello sbirro che non si fece comprare
LeggiValerio Varesi. Carta e televisione
Da Parma a Ferrara, dal romanzo alla fiction, Valerio Varesi ci racconta la sua esperienza di romanziere in tv
LeggiNerea Riesco. L'arte della magia
È in libreria dal 31 gennaio il romanzo scritto da Nerea Riesco dal titolo “La ragazza e l’inquisitore”. L’autrice in questi giorni, precisamente dal 4 al 6 febbraio, era in Italia, così abbiamo approfittato della sua gentilezza per porle qualche domanda
LeggiL’enigma di Alessandro Magno
3 su 5
di Will Adams
The Alexander Cipher, Cairo, 2007
Arnauld Delalande. L’Inferno a Venezia
Quale connessione ci può essere tra l’Inferno e con la Venezia del 1756?
Chiediamolo ad Arnauld Delalande, l’autore francese che – con il suo La trappola di Dante – ha costruito un romanzo d’intrigo su questo binario narrativo
Massimo Pietroselli
La contemporaneità mi sfugge: per parlarne, devo scegliere un punto di vista piuttosto eccentrico. D'altra parte, così rispose Umberto Eco a chi gli chiedeva perché avesse scritto un romanzo ambientato nel Medioevo: "Perché il passato lo conosco, il presente no."
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