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Gianfranco Nerozzi. Nero (non) per caso
E’ il più nero tra i noiristi del bolognese e lo è sicuramente di nome: Gianfranco Nerozzi vive e lavora a Sasso Marconi, provincia di Bologna, in una casa sperduta in cima a una collina di ciliegi, luogo ideale per scatenare le sue fantasie letterarie. Ha un curriculum artistico tutt’altro che scuro: prima di diventare scrittore è stato musicista, pittore, scultore, e compositore
LeggiBrivido breve: La fine del maiale
Lo so, lo so: non siamo qui per formulare ipotesi, ma per appurare la verità...
LeggiDelitto imperfetto
2 su 5
di Teresa Solana
Un crim imperfecte, 2006, Sellerio, 2008
Lilian Jackson Braun e lo strano caso della scrittrice che...
Come ogni estate, anche quest’anno, a luglio, in edicola è arrivato l’immancabile Giallo Mondadori di Lilian Jackson Braun e la sua fortunata serie del Gatto che … ma perché continuano a chiamarli gialli se il presunto delitto non è seguito da indagine e risoluzione?
La storia è semplice ma articolata e vale la pena raccontarla dall’inizio
Lo strano caso dello scarafaggio che diventò uomo
3 su 5
di Tyler Knox
Newton Compton, 2008
Lo strano caso di Emma Bovary
3 su 5
di Philippe Doumenc
Contre-enquete sur la mort d'Emma Bovary, 2007, Castelvecchi, 2008
Uomini che odiano le donne
Dalla Svezia con furore: anatomia di una caso editoriale. Qualche spunto di riflessione
LeggiRecensioni: Leo Pulp
Leo Pulp - La trilogia
La scomparsa di Amanda Cross
I delitti di Sunset Boulevard
Il caso della magnolia rossa
Etica criminale: Vallanzasca, il bandito che disse no al terrorismo
Il libro di Massimo Polidoro ricostruisce la vita del "bel René", caso praticamente unico in Italia di certezza della pena. La sua carriera di bandito è stata inarrestabile. Almeno fino al 1977 quando rispose picche a un avvocato che lo chiamava in nome della patria
LeggiNicola Verde. Un'altra verità
Giovedì 24 gennaio è venuto a Pistoia, ospite della trasmissione curata dall’associazione Giallo Pistoia per TVL, Nicola Verde, scrittore di origini campane (è nato in provincia di Caserta nel 1951), sardo negli affetti e romano di adozione. Non è una precisazione inutile perché le sue tre “anime” e i relativi dialetti sono presenti nelle sue opere. Nella sua gavetta, che, come gli piace dire, è stata lunga quanto per altri è lunga una carriera, ha scritto di tutto, ottenendo importanti riconoscimenti nel fantastico e nella fantascienza. Per poi approdare, con grande fortuna, al giallo. Ci promette che tornerà dalle nostre parti a giugno, in occasione della seconda edizione della manifestazione Serravalle noir. Ne approfitto per farmi rilasciare un’intervista
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