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L'uomo che doveva morire
4 su 5
di Mignon G. Eberhart
Dead Yesterday and Other Stories, 2007, Mondadori, 2012
98. Appuntamento con la morte
Torniamo a parlare della signora più “gialla” della televisione statunitense e di altri ghiotti “pseudobiblia in giallo”
LeggiHaywire - Knockout - Resa dei conti
Ciò che distingue questo film dagli altri è la protagonista Gina Carano. Pare che Soderbergh l’abbia scoperta una notte mentre guardava un incontro alla televisione e poi abbia deciso di costruire un film intorno a lei
Leggi2010. 2° classificato - Seconda parte
Guardo il cielo e penso che un segreto, mescolato nella nebbia di quella notte, ha cambiato per sempre la mia vita
LeggiCielo di sabbia
4 su 5
di Joe R. Lansdale
Einaudi, 2011
Riago Calavera: un romanzo a puntate
Inizia l’èra del feuilleton digitale con un nuovo eroe che porta in sé qualcosa di tutti gli altri, dal Professionista a Vlad, da Montecristo a Julius Colleoni
Leggi92. Sbiancata dal suo "negro"
Terza ed ultima parte dello speciale dedicato a quella figura eterea chiamata da alcuni “nègre litteraire” e da altri “ghostwriter”: stavolta si parla della spietata vendetta di uno “scrittore fantasma”
LeggiAlberto Eva
L’espressione “letteratura di genere” mi provoca una eruzione cutanea. Sinceramente, il concetto ha fatto il suo tempo. Solo chi non lo ha capito, continua imperterrito a produrre la ricordata ribongia. Oggi, gli autori più avvertiti scrivono di giallo per parlar d’altro; ovvero, stendono romanzi che non necessitano di appendici classificatorie, anche se hanno il morto incorporato. Ritengo non piccolo merito del giallo italiano quello di aver fermato su carta, nel suo divenire, la storia del nostro Paese: questa la sua funzione (spesso di supplenza, rispetto all’anemica letteratura tout court),
Leggi“Lo Sbaglio” di Flavia Piccinni
“Lo sbaglio” di Flavia Piccinni (Rizzoli), comincia con una partita di scacchi. O meglio, con la parte conclusiva di una match. Caterina non ha dubbi sull’epilogo, lei conosce i meccanismi delle trappole, studia le mosse del campione Morphy perché ne apprezza la capacità di muovere i pezzi e orchestrare combinazioni mortali, il coraggio di sacrificare e di lottare anche in condizioni disperate. Lo stesso coraggio che non le appartiene nella vita quotidiana, perché è assuefatta a una famiglia che converge nella figura materna di Giuseppina, Tina, maniaca dell’ordine e devota a una reliquia di san Genesio, brandello di pelle contenuto in una piccola piramide, pagata quindici milioni nel ’92. Caterina ha sul groppone un fidanzamento benedetto dai genitori, non mangia perché le piacciono le ossa che spuntano dal petto - e la nonna che ha vissuto la guerra non la capisce – e per scelta della madre ha intrapreso gli studi da farmacista. Gli scacchi tornano come ossessione ma soprattutto come metro d’azione e strumento di reazione, intersecati a una storia che si staglia su una città, Lucca, capace di appassire nell’arco di una notte.
L’autrice, Flavia Piccinni, è nata a Taranto nel 1986 e oggi vive a Roma. Suoi racconti sono apparsi su “Nuovi Argomenti”, Nazione Indiana e in numerose antologie, fra cui Voi siete qui (minimum fax). Ha curato l’antologia sulla morte Nulla per sempre (Giulio Perrone Editore) e quella di autori emergenti Under 18 (Coniglio Editore). Nel 2005 ha vinto il Premio Campiello Giovani e il concorso Subway. Nel 2007 ha pubblicato il romanzo “Adesso Tienimi” per Fazi e “Lo sbaglio” (Rizzoli) è il suo secondo romanzo.
Fernanda Littardi
“Professione Traduttore” questa settimana incontra una traduttrice principalmente dal francese che ha raggiunto questo obiettivo lottando duramente
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