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Intervista a Lia Volpatti sul Premio Scerbanenco
Per gli esclusi il sistema di votazione non potrà mai essere giusto... Per quanto riguarda le scelte della Giuria Letteraria, i requisiti richiesti sono i soliti. Appartenenza al genere, prima di tutto (e anche qui si potrebbe aprire una discussione perché c'è un po' di confusione sulla vera connotazione del genere)... qualità della scrittura, sostenibilità e credibilità della trama, ecc. Io sono rigorosa sul genere. Il noir in teoria è una situazione psicologica. Il noir non è il tossico che col motorino va al parco Lambro ad accoltellare il pusher... NOOOO. Il noir dei grandi maestri (Jim Thompson, Highsmith, Woolrich, ecc.) si addentra nella disperazione, nella solitudine dell'individuo ... il noir esplora l'area dell'ambivalenza tra il bene e il male. E non ricerca effettacci.
LeggiMorland. Tabacco turco per James Bond
Ian Fleming amava personalizzarle con un sottile cerchio d'oro, simbolo del suo grado nella Marina britannica
LeggiLa kryptonite nella borsa
3 su 5
Italia, 2011, Commedia
di Ivan Cotroneo con Valeria Golino (Rosaria), Cristiana (Capotondi Titina), Luca Zingaretti (Antonio), Libero De Rienzo (Salvatore), Luigi Catani (Peppino), Vincenzo Nemolato Gennaro, Monica Nappo (Assunta), Massimiliano Gallo (Arturo), Lucia Ragni (Carmela)
Alfredo Colitto
Incontro con un autore di talento specializzato, fra l’altro, nella traduzione di thriller mozzafiato
LeggiI 101 misteri di Bologna, intervista a Barbara Baraldi
Ho fatto alcune domande a Barbara Baraldi in merito al suo nuovo libro, “101 misteri di Bologna (che non saranno mai risolti)”, appena uscito per Newton Compton. L'autrice si è misurata con un genere non narrativo dimostrando anche in questo caso di padroneggiare la materia sia per quanto riguarda il metodo che la tecnica. Con una scrittura precisa ed elegante, la Baraldi ci mostra una Bologna irrisolta, da brivido, una di quelle città dove più si scava, più saltano a galla zone d'ombra e misteri, con la loro zavorra di inquietudine indissolvibile.
LeggiDexter, l’assassino seriale preferito della televisione.
“Nella mia vita non ci sono segreti... solo verità nascoste...” (Dexter Morgan)
LeggiIntervista a Massimo Rainer
"Il marcio è ovunque, spaventosamente ramificato in ogni settore della società. Diventa sempre più difficile, per tutti, starne lontani e non sporcarsi le mani. Le forze dell’ordine sono composte per la stragrande maggioranza da soggetti ai quali lo Stato non riconosce appieno i meriti; gente che rischia la pelle per noi per pochi euro, spesso con mezzi a disposizione da terzo mondo. Come in ogni settore, anche lì ci sono le mele marce, ma non sta certo a un avvocato penalista ergersi a giudice".
LeggiAndrea Carlo Cappi
Da James Bond a Diabolik, nessuno dei colori del giallo e del thriller è sfuggito alla penna di Cappi: sia nella creazione che nella traduzione
LeggiUn ottobre thriller in TV
Per gli appassionati di tutti i colori del thriller al cinema e in televisione, ecco una scelta di titoli
LeggiTorre di controllo di Giuseppe Foderaro
Ecco cosa dice di sé Giuseppe Foderaro: "Da calabrese anomalo quale sono, odio il sole e tutti i suoi derivati. Odio l'estate più di Bruno Martino. Odio persino l'estate di San Martino. Finché ho potuto – e lo faccio tutt'ora, nei limiti del possibile – ho sempre trascorso le vacanze e i miei periodi sabbatici a Londra, che mi ha sempre garantito arabeschi di nuvole di pregiata fattura. Londra è il mio rifugio, la mia culla, la mia più grande fonte di ispirazione. Ed è pure l'unico rimpianto che ho, se avessi anche solo dieci anni in meno andrei a vivere lì. Riguardo a New York... be', ti rispondo citando un altro occhialuto: “Adorava New York. La idolatrava smisuratamente […] per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea” (Manhattan, di Woody Allen, N.d.A.). Nella Grande Mela ci vado ogni anno, è energia allo stato puro, il centro del mondo... nonché il miglior posto dove andare a mangiare cheeseburger giganti e ascoltare jazz: due mie passioni. Ecco, lì ti senti davvero invulnerabile. Nell'East Village ci viveva Howard, il mio migliore amico, scomparso improvvisamente a ottobre 2010. A lui ho dedicato Torre di controllo".
E proprio su "Torre di controllo" è calibrato il nostro bugiardino...