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Il libro selvaggio
4 su 5
di Juan Villoro
El libro salvaje, 2008, Salani, 2010
Cicatrici di Gianluca Morozzi
Una grande città del Nord Italia. Qui "Cicatrici" (Guanda, 2010) racconta una storia nella storia, una matrioska i cui pezzi più piccoli si inseriscono perfettamente nella scatola madre. Una psicologa che riporta la sua vicenda personale, quando la professione l’ha messa a contatto con un assassino, Nemo Quegg, che le ha riportato – altra matrioska – la sua storia spaventosa, all’interno della quale una ragazza-vittima (e in seguito carnefice) narra una parte della sua vicenda. Con incastri spiegabili col metafisico, con la metempsicosi e coi destini incorciati, il cerchio si apre all’inizio (e si chiuderà alla fine) con un sanguinoso evento avvenuto sessant’anni prima in Irlanda, quando un padre, senza apparente motivo, ha deciso una notte di sterminare la propria famiglia, partendo dalla moglie e dal figlio maschio...
Una grande prova di scrittura e tensione che lascia il lettore col fiato sospeso fino alla fine. Ma anche dopo aver chiuso il libro, quando alcune pagine sospese tra la vita e la sua cessazione tornano in mente, limpide senza pretese escatologiche:
«Siamo morti, signora?».
La signora sorrise di nuovo.
«Le vostre vecchie vite sono terminate, sì. Questo è un luogo di passaggio. Vi è stato concesso un po’ di tempo per riprendervi e salutarvi, prima di tornare nel mondo della carne».
Interno Argentino
Alberto Ongaro è nato a Venezia, dove vive. Narratore, giornalista, sceneggiatore di fumetti, è autore di diversi romanzi, tra cui La partita (Premio SuperCampiello), L’ombra abitata, Hollywood Boulevard e La strategia del caso. Con Piemme ha pubblicato Il segreto dei Ségonzac, Rumba, La taverna del Doge Loredan, Il segreto di Caspar Jacobi, Il ponte della solita ora, La versione spagnola, Un romanzo d’avventura e La maschera di Antenore.
Con questo libro ha vinto, nel 1991, il Premio Napoli.Lo abbiamo intervistato sul suo ultimo romanzo, edito da Piemme, “Interno Argentino”.
Ti racconto Christian
Christian Mascheroni è nato a Como nel 1974. Dopo aver collaborato, dal 95’ al ’99, al mensile Campus, ha intrapreso la carriera di autore televisivo, firmando programmi per Mediaset e Mtv. Attualmente scrive e conduce sul canale del digitale terrestre Iris il programma “Ti racconto un libro”. Ha esordito come scrittore nel 2005 con il romanzo “Impronte di Pioggia” (L’Ambaradan) al quale è seguito “Attraversami” (Las Vegas edizioni, 2008), con cui ha vinto il Premio Editoria Indipendente di Qualità. Autore di racconti per diverse antologia, fra le quali “Viva Las Vegas” (Las Vegas edizioni) e “Corpi d’acqua” (Voras edizioni), è tornato in libreria nel 2009 con “Alex fa due passi” (Las Vegas edizioni).
Da undici anni ha una gatta di nome Charlize Mariah Sars.
Il libro maledetto
4 su 5
di Georges Minois
Le traité des trois imposteurs, 2009, Rizzoli, 2010
Emiliano Longobardi, da Azuni a Rusty Dogs
Emiliano Longobardi, trentotto anni, sassarese, è libraio e sceneggiatore. Come sceneggiatore ha esordito con Xiola - Primo sangue (coscritto con Antonio Solinas, disegni di Werther Dell'Edera). Ha pubblicato per “Mono” (Tunuè , disegni di Werther Dell’Edera, Elena Casagrande e Gianfranco Giardina), “Killer Elite” n.2 (Alessandro Bottero Edizioni, disegni di Andrea Del Campo e Gianfranco Giardina) e su Donnell&Grace - Blue lights (IDEAcomics, disegni di Massimo Dall’Oglio).
Attualmente scrive "Rusty Dogs" (http://rusty-dogs.blogspot.com
Mano Nera di Al Custerlina
Inserita all’interno di “Vidocq”, la nuova collana di Baldini Castoldi Dalai, “Mano Nera” comincia a Sarajevo, col sangue: la strage provocata dal sequestro di Sanja Karahasan, figlia di un ministro bosgnacco, cui segue, a breve, il rapimento della cugina Nadira. E soprattutto, il furto del tesoro più prezioso della Bosnia-Erzegovina: l’Haggadah di Sarajevo, un antichissimo manoscritto sefardita custodito al Museo Nazionale, pregno di valori non solo valutari.
Mano Nera è un gran bel libro, che scorre via piacevolmente grazie ad azioni avvincenti, personaggi riusciti, mescolati da nazionalità non sempre in convivenza pacifica: serbi, croati, bosgnacchi, ognuno col suo credo: musulmani, ortodossi, cattolici e integralisti. Abbiamo rivolto ad Al Custerlina qualche domanda su questa nuova avventura.
46. Il Codice di Colombo
Un saggio mascherato da romanzo, una ricerca mascherata da thriller, un "libro falso" mascherato da prova risolutiva, e su tutti Cristobál Guierra che si mascherò dietro il cognome Colón e che noi oggi chiamiamo Colombo: il più misterioso dei personaggi storici
LeggiPentamerone barbaricino
Un paesino della Barbagia è il sottofondo per la messa in atto di una rapina, ma, come spesso succede nella vita, l’imprevisto e l’imbroglio sconquassano i piani. Un fuoco incrociato, un fiume di sangue, e dentro la banca si ritrovano in quattro: i rapinatori Tinteri e Cadena, un imbelle impiegato e una distinta dottoressa. Passano le ore e, mentre il mondo esterno si dimostra sempre più indifferente al fatto, nei cinque giorni di “assedio” i protagonisti si confessano: i “banditi” narrano di pastorizia, faide e sangue, la donna di mistero e satanismi.
LeggiFiume pagano
“Fiume pagano” (Edizioni Historica) è un libro che non esisterebbe se l’editore – il giovane, preparato e acutissimo Francesco Giubilei – non l’avesse proposto a Laura Costantini e Loredana Falcone, scrittrici consolidate anche nella formula a quattro mani. Giubilei voleva un romanzo che vertesse su Roma, sul mistero, su antichi riti e su ossessioni moderne. Le autrici hanno preso gli ingredienti, si sono messe nella cucina di Lory, hanno miscelato con una buona dose di farro, sale grosso e acqua di fiume. Hannp impastato, lavorato, lasciato lievitare e questo è il risultato: una trama avvincente, ricca di riferimenti storici che si dipana attorno alle morti misteriose di barboni ripescati dal Tevere in tuniche bianche e marchiati sul torace. Prima di essere uccisi sono stati ubriacati con l’assenzio ed è stata fatta loro mangiare la mola salsa, una sorta di ostia pagana. Come questi cadaveri si rapportino ad antichi riti sacrificali collegati col culto della dea Vesta, verrà scoperto a tempo debito mentre i personaggi si muoveranno sciolti lungo le pagine, ognuno calato nella sua parte.
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