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L’uomo in noir
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di Grazia Ferrari
Aliberti editore, 2009
Convegno Noir a Pechino: Confronti cinesi
In Cina generazioni lontane e molto diverse spesso ricoprono gli stessi ruoli sociali: da qui nasce un confronto continuo
LeggiConvegno noir a Pechino: Toso Fei e la magia veneziana
L’autore ha raccontato le leggende e le storie care alla sua memoria e alla memoria collettiva della sua città, raccolte nel recente I segreti del Canal Grande
LeggiConvegno noir a Pechino: Gli autori si presentano
Tanti autori al convegno sulla letteratura noir di Pechino, organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura. E come nei casi più classici di trama gialla, gli scrittori si sono trovati tutti nello stesso luogo: ognuno si è presentato esponendo in breve le proprie caratteristiche narrative e di approccio al genere. Ne è seguita una carrellata di opinioni che offriamo al pubblico, per entrare nel pieno clima intimo e famigliare di un convegno tutto da scoprire
LeggiNoir, Mistero e Gialli a Pechino in Video
Un servizio video sull'apertura del Convegno sul noir a Pechino, a cura di Inter Nos Media Communication (media partner dell'evento)
LeggiConvegno noir a Pechino: questioni di genere
Resoconto del primo giorno di incontri, il 13 ottobre 2009
LeggiAngolo Laofei: uno sbirro alla corte dei Song
In occasione del convegno letterario sul noir e il giallo italiano e cinese che si svolgerà a Pechino e Tianjin dal 13 al 18 ottobre, proponiamo di seguito una novella "gialla", tradotta per la prima volta in italiano, "La moglie del ministro"
LeggiMegan Abbott
"La Abbott è una grande narratrice, una profonda conoscitrice del noir e un’artista appassionata. E’ arrivata alle vette più alte del genere crime, ed è già passata oltre." (James Ellroy)
LeggiIl commissario Bordelli esiste, parola di Marco Vichi
Marco Vichi è scrittore fiorentino, sceneggiatore sia televisivo che teatrale nonchè ideatore del celebre commissario Bordelli di cui ha scritto Carlo Lucarelli: “Il commissario Bordelli, con la sua sanguigna umanità tutta italiana e tutta toscana, si inserisce oggi nella grande tradizione dei De Vincenzi e dei Duca Lamberti: poliziotti complessi e tormentati che raccontano un'Italia ingenua e cattiva che ancora non sapeva di essere così noir.”
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