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Mirco Dondi
Mirco Dondi è docente di Storia contemporanea all’Università di Bologna. Tra le sue pubblicazioni: La Resistenza italiana (Fenice 2000, Milano 1995); La lunga liberazione (Editori Riuniti, Roma 1999 che ha ricevuto nel 2000 il premio “Vittoria Giuliani Sostegni per i diritti e le libertà” come migliore opera storica del 1999). Per la Bruno Mondadori ha pubblicato Repubbliche partigiane in Almanacco della Repubblica (a cura di M. Ridolfi, Milano 2003) e La Resistenza tra unità e conflitto (Milano 2004). É studioso di terrorismo e comunicazione, temi affrontati ne I neri e i rossi, Controluce (Lecce, 2008).
LeggiStoria di doppi e doppiette
3 su 5
di Mark Twain
A Double-Barrelled Detective Story, Robin, 2008
[23] Vladivostok Hit: Arrivò Antonia e li fece fuori tutti
Stephen Gunn racconta il suo ultimo romanzo
LeggiElementi di criminologia: due prospettive sul crimine organizzato nel III millennio (parte 2 di 2)
Continua la comparazione fra Illecito di Mòises Naìm e Gangster capitalism di Michael Woodiwiss. In questa seconda parte dell’intervento vedremo la prospettiva proposta dall’accademico inglese sui crimini corporativi e il loro impatto a livello mondiale dopo la caduta del Muro. In chiusura verranno riassunti i motivi per cui le due opere in questione interessano la narrativa noir
LeggiMichele Giuttari, l’uomo che indagò sui Mostri
Michele Giuttari è nato nel 1950 in provincia di Messina. Ha ricoperto incarichi alla Squadra Mobile di Reggio Calabria e successivamente ha diretto la Squadra mobile di Cosenza e prestato servizio alla DIA a Napoli e a Firenze. In questa città ha condotto le indagini sulle stragi di mafia del 1993, realizzate da Cosa Nostra a Firenze, Roma, Milano. Dal 1995 fino al maggio 2003, è stato Capo della squadra mobile di Firenze, dove ha dimostrato che i delitti attribuiti al Mostro sono stati opera di un gruppo di assassini e in seguito ha proseguito le indagini dirigendo il GIDES (Gruppo Investigativo Delitti Seriali). Sui delitti del Mostro di Firenze ha scritto, in collaborazione con Carlo Lucarelli, il libro ¨Compagni di sangue¨ (Rizzoli 1999), e ¨Il mostro. Anatomia di un’indagine¨ (Rizzoli 2006). E' autore inoltre di ¨Scarabeo¨ (2005), ¨La loggia degli innocenti¨ (2006) e ¨Basilisco¨ (2007)
LeggiSpirit da Eisner a Miller
Marvel Pop Art. Così Stan Lee negli anni Sessanta aveva definito i fumetti editi dalla “Casa delle Idee” (altra sua definizione), proprio agli albori della Marvel Age. E infatti il termine Pop Art poteva benissimo andar oltre le opere dei vari Andy Warhol e company ed essere utilizzato per ogni forma della cosiddetta popular culture, nel caso i comics di supereroi. Così faremo noi in questa rubrica, nella quale ci occuperemo di film, serie televisive, fumetti narrativa di genere, con particolare riguardo al “giallo” (splendido termine italiano, sia sempre lode al grande Alberto Tedeschi per cinquant’anni direttore del Giallo Mondadori) nelle sue varie forme, ma anche con sconfinamenti in generi attigui come l’horror e la fantascienza
LeggiCome esser liquidati in poche battute di Spirit
La schermitrice che a suo tempo era rimasta conquistata dal cupo e sanguinolento Sin City e in seguito aveva accolto, seppur con moderato entusiasmo, il muscolare e truculento 300, questa volta è uscita alquanto “affaticata” da questo suo ultimo sforzo
LeggiNatale, la festa di tutti
Racconto di Mauro Cortelloni
Ma ecco un volto amico. Il volto più amico che si possa immaginare in questa giornata speciale, si occupa di lei
LeggiMassimo Carlotto e il puritanesimo etico dell'hard-boiled
Arrivederci amore, ciao è una storia nera ambientata nel Nordest, con radici negli Anni di piombo e sfumature di attualità nella ricostruzione di un’ambiente che l’autore conosce bene e che dà alla vicenda l’energia dell’autenticità
LeggiRacconto: Gorgonzola
Avevo smesso da poco di parlare con Chiara Bertazzoni degli ultimi dettagli su come spedirle il racconto da pubblicare su Thriller Magazine.
Mi aveva lasciato una certa libertà e ne fui felice, odio mappature e indicazioni letterarie tomtommesche. Così, quella notte, corsi a buttare giù l’inizio della storia.
Era tardi, ma non abbastanza per vincere l’insonnia. Strisciai svogliato in cucina a prendere una birra per accompagnare la scrittura