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[3] PugliEstrema. Anche in Puglia, la Famiglia ammazza più della Criminalità
Che in questa bella Italia la Famiglia e gli Affetti più stretti uccidano più della Mafia e dei Pazzi Maniaci Assassini… è storia ormai nota. L’EURES, istituto romano di Studi Statistici rimarca nelle proprie relazioni annuali questo dato ogni anno, per trovarlo, semestre dopo semestre, inquietantemente cresciuto. Si muore, spesso, proprio dove ci si sente più al sicuro, più protetti… o s’ammazza proprio dove il proprio ruolo fondamentale dovrebbe essere quello di protezione. La Puglia non vuole sottrarsi ai dati di questa truce Hit Parade nazionale
Leggi[13] Padri e figli. Il mistero incombe
Nel numero 0 di questa rubrica, in cui presentavamo le linee-guida di questi interventi, avevamo sottolineato: “ma non sarà solo uno sguardo sui detective, ma, talvolta, anche da detective: nel tentativo cioè di chiarire i misteri che si celano dietro il successo di programmi entrati nelle nostre case in sordina o il flop di costosissime serie sontuosamente pubblicizzate
Leggi[3] Avalon ovvero Il crepuscolo (virtuale) degli dei (digitali)
OKKKey, okKKKey. Nel mio ultimo passaggio on the edge ho gettato ossido di uranio nell’acquedotto di “Sin City” e ho bruciato sul rogo un paio di icone malamente taroccate, alias Quentin “il Fasullo” Tarantino e Robert “la Frode” Rodriguez. Piu’ di qualcuno non mi ha perdonato. Sorry, bozos: è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo. And, guess what, I’m just the man for the dirty job.
Questa volta, in pieno rovesciamento di fronte estremo, sono a tessere le lodi più che sperticate di un autentico diamante oscuro, un film destinato – a mio parere - a diventare un vero e proprio classico del limite. Questa volta, parlo di AVALON, il primo live action diretto da Mamoru Oshii, il tutt’altro che dimenticato ideatore/profeta di quello straordinario manga animato nipponico che e’ “Ghost in the Shell"
[11] Poker d'assi
Tra gli obiettivi che mi sono posto per Spie nel Mirino, c'è anche la riscoperta dei romanzi pubblicati in passato da Segretissimo, la collana della Mondadori dedicata alle spy stories. Si tratta di un bagaglio di narrativa principalmente evasiva, ad alta leggibilità, talvolta di pretese modeste (soprattutto però nei periodi di periodicità settimanale, dove lo sforzo editoriale era chiaramente notevole), ma - in genere - quantomeno di piacevole lettura. Insomma, nel rispetto di quella che era la missione iniziale delle collane da edicola.
In più di quattro decadi di pubblicazioni, non sono peraltro mancati titoli significativi, di alta qualità, veramente degni di nota. Di essere letti e - perché no? - riletti. Di sopravvivere, per una ragione o più, al tempo. Cercheremo di segnalarveli, in articoli futuri.
Questa volta, poiché Segretissimo ha spesso battuto la strada dei personaggi seriali, ho voluto chiedere al "Professionista" Stefano Di Marino quale fosse il suo... POKER D’ASSI
[2] Sin City? Wrong: S**t City
Provocazione di apertura: extreme prejudice. Chi di voi conosce “Apocalypse Now” in originale sa esattamente a che cosa fa riferimento l’espressione di cui sopra. In questa specifica view from the edge, il mio estreme prejudice si scarica pressoché per intero sul mascellone di Quentin Tarantino
LeggiLoriano Macchiavelli. Il giallo e il suo Maestro
Questa intervista è stata realizzata via e-mail grazie alla gentilezza e alla estrema disponibilità di Loriano Macchiavelli, che ringraziamo di cuore
Leggi[9] Cara Lady Spia...
Segretissimo, la storica collana da edicola della Mondadori, con l'uscita dello scorso febbraio ha festeggiato i suoi 1500 numeri.
Si merita senz'altro un sentito e affettuoso augurio.
Il momento è però indicato anche per una piccola riflessione.
Questo non è un" vero" articolo. E' in sostanza una lettera per Lady Spia, la rubrica di posta di Segretissimo. Viene pubblicata in questa rubrica, piuttosto che spedita alla redazione di Segrate, per poterla condividere con gli amici di TM, lettori e scrittori. Tanto, agli occhi affascinanti ma vigili di Lady Spia le mie parole non sfuggiranno comunque...
Frammenti di un omicidio
…la presenza del dolore nel mio corpo,
questa presenza minacciosa che non si stanca mai del mio corpo…
questo mio soffocare.
Non esiste niente di più inutile di un organo.
Antonin Artaud – frammenti da Pour en finir avec lee jugement de dieu
Giancarlo De Cataldo. I volti di un narratore
Questa intervista è stata realizzata in due tranche, via e-mail, grazie alla eccezionale disponibilità di Giancarlo De Cataldo, che qui intendo ringraziare pubblicamente con la massima riconoscenza. L’impostazione del colloquio è volta a differenziare quest’intervista dalle altre, al fine di rappresentare uno sguardo ad ampio raggio sull’autore De Cataldo in tutte le sue sfaccettature ivi comprese le attività saggistiche, televisive, teatrali, cinematografiche) e non, com’è stato fatto più volte, soffermarci solo sugli ultimi suoi lavori di successo
Leggi[5] Segretissimo Italiano 5. Andrea Carlo Cappi
Questa volta, sottoponiamo a "interrogatorio" Andrea Carlo Cappi. Ci faremo rivelare tutto di François "Paco" Torrent e di Mercedes Contreras. Poi lo costringeremo a sputare il rospo sul progetto ALACRAN, sulla salute della spy story italiana, su come romanzare illustri personaggi del fumetto. Non ci accontenteremo facilmente...
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