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Da Reykjavík a Contraband
Il viaggio compiuto da un ottimo film noir islandese fino ad un patinato prodotto USA (e getta), da oggi nelle nostre sale
LeggiGun Crazy, la sanguinaria
In onda domenica alle 9.05 su RaiMovie un piccolo film che può considerarsi l’antenato del genere “Girls With Guns”
LeggiFEFF 14-Introduzione
Uno sguardo d'insieme alla retrospettiva udinese sul cinema popolare asiatico
Leggi112. Il seme della follia
Uno dei film più pseudobiblici di sempre sotto la lente di un ospite d’eccezione: quando un amante di Lovecraft studia un’opera nata dall’amore per lo stesso autore, la realtà comincia a mutare
LeggiNella carne
Dodici firme noir che arrivano a incidere prima la carne e poi le ossa, utilizzando anima e viscere
LeggiPiove anche a Roma
4 su 5
di Sergio Pent
Aliberti editore
5 racconti su Gacy, il Killer-Clown
In aprile 2012 ho partecipato, come docente ospite, al Corso di scrittura creativa di terzo livello organizzato da Canto31, condotto da Gianluca Morozzi a Bologna, svoltosi all'hotel Cappello Rosso. Oltre all’ottima organizzazione e a una possibilità di svolgimento libero della lezione, ho riscontrato una classe numerosa di allievi. Un bel gruppo coinvolgente, preparato e ben formato quanto a scrittura (non è un caso che abbiano già pubblicato tre antologie di racconti). La mia lezione verteva sulle “Fonti in criminologia”. Non tedio i lettori sullo svolgimento delle nostre due ore e passo subito al dunque. Ho concluso il mio intervento con una lettura – tratta dal “Dizionario dei serial killer” di Michael Newton – su John Wayne Gacy. Al termine li ho lasciati con la seguente consegna: Producete un elaborato partendo dal dato biografico del criminale e cogliete un frammento, una porzione, una sensazione della sua vita o di chi si è imbattuto in lui, mantenendovi fedeli alla fonte, ma nel contempo sentendovi liberi di osare sul piano narrativo.
Ne sono usciti degli elaborati così interessanti che ho pensato di pubblicarli qui (in ordine di arrivo):
Spy Story a fumetti. Tatiana K
Un esempio di come la spy story franco-belga anche nelle sue serie meno fortunate sappia presentare storie convincenti
LeggiLa spy story secondo Riccardo Perissich
«Chi si dedica a questo genere è in un certo senso orfano della guerra fredda. Allora tutto era più chiaro e gli attori erano gli stati. Nelle “Regole del gioco” ho tenuto un piede nella guerra fredda e la storia è abbastanza classica, anche se credo che rispecchi la realtà attuale»
LeggiUna tesi di Fuego
L’ultimo romanzo di Marilù Oliva è diventato recentemente materia per tesi di laurea. Per approfondire abbiamo incontrato la laureata, l’autrice... e anche la Guerrera
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