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Massimiliano Nuzzolo
Credo che le vite di Thomas ed Elisa, proprio per il carattere che li contraddistingue, appartengano esclusivamente a loro stessi e stiano in perfetto equilibrio, o disequilibrio se lo si preferisce, tra scelte e vuoti. Thomas è l’uomo “assurdo” senza mezzi termini, privo di “memoria”, di fardello, di background, “liberato” direbbe Albert Camus, ma inevitabilmente incatenato al passato a causa della sua Storia, delle persone che lo circondano e dell’immagine (e del mondo) che queste persone hanno costruito e conservano di e per lui
LeggiFEFF 16: colpo d'occhio
Un primo bilancio della sedicesima edizione
LeggiFEFF 16: eventi
Le mostre parallele al festival cinematografico di Udine dal 25 aprile al 3 maggio
LeggiUmberto Lenzi
In occasione dell'uscita del suo ultimo romanzo "Il Clan dei Miserabili" abbiamo intervistato uno dei maestri del film poliziesco all'italiana, regista di “Milano odia: la polizia non può sparare” (1974), “Roma a mano armata” (1976) e “Napoli violenta” (1976)
LeggiAna Maria Machado
Attraverso la storia dei due protagonisti, Ana Maria Machado indaga la sottile linea che separa la verità dalla menzogna
LeggiLa storia della Legione: per l'onore e per la gloria
Nella lunga e sanguinosa epopea della Legione Straniera non tutti gli episodi sono coperti di gloria, di vittoria e d’onore. Ma sempre, dopo un periodo oscuro, i legionari si trovano impegnati in una missione impossibile che ne esalta lo spirito di corpo e ne riscatta la bandiera
LeggiAntonio Manzini
Io credo che i personaggi sono nell’aria. Un po’ siamo noi, un pò qualche amico che conosciamo, un po’ rispondono a desideri inconfessabili, un po’ sono uno sfogo. Credo che il vicequestore Rocco Schiavone nasca da tutto questo
LeggiGiovani e pericolosi
Teppisti o uomini d’affari? Gli uomini delle nuove Triadi hanno costruito un impero tra gli anni ’90 e oggi, ad handover di Hong Kong avvenuto, giocando al tempo stesso con violenza e alta finanza. Tra compromessi e minacce restano sempre i padroni della città
Leggi4 coltelli per 40 coltellate. La formula del perfetto raptus omicida
Il titolo sembra quello di un film inedito postumo del registra del brivido Alfred Hitchcock, o l’ennesimo titolo del nuovo libro del più quotato scrittore di thriller. Invece siamo dinanzi a un dato estrapolato da una indagine di polizia giudiziaria di un caso vero di omicidio. Come al solito la realtà è molto più brutale e violenta della fantasia. Questo è real crime
LeggiHieronymus. Intervista a Claudia Salvatori
È impossibile non incontrare Bosch, talmente fa parte del nostro patrimonio immaginario e culturale [...] In Bosch vedo l’artista, quello che secondo me un artista è e deve essere. Sono soddisfatta del livello di intensità raggiunta nel rappresentare la mia visione dell’artista
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