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L'Ombra del falco
Racconto di Pierluigi Porazzi
L'ombra del falco di Pierluigi Porazzi (2010)
Marsilio Editori, collana Farfalle, pagg. 283, euro 17,00
ISBN 978-88-317-9959-1
[51a] Ora zero. Un racconto in regalo 1
"Ora Zero" mi consentiva di riprendere, aggiornandoli, diversi personaggi che esistevano già dal tempo di ‘Pista cieca’ e ‘L’Ombra del Corvo’. I tempi, però, erano cambiati e anche molte delle influenze televisive e letterarie mi spingevano a creare una storia tutta europea che si allontanava un po’ da quanto avevo già fatto in precedenza
Leggi19. Enciclopedie Universali
L’idea umana più antica e più moderna insieme, quella cioè di raccogliere lo scibile universale, ha conosciuto due celebri pseudobiblia creati da due altrettanto celebri autori: finché non ne è arrivato un terzo a rendere questi giochi letterari... reali!
Leggi17. Le Finzioni di Borges 2
Continua il viaggio nelle Finzioni del maestro di Buenos Aires, grande amante dei giochi di specchi letterari e che più di una trappola ha teso ai propri lettori
Leggi16. Le Finzioni di Borges 1
Il maestro di Buenos Aires è stato fenomenale e prolifico inventore di giochi letterari. Great Pretender per eccellenza, usava l’artificio e il gioco di specchi per far arrivare i propri lettori al cuore stesso della letteratura
Leggi040 Scrivere di Thriller
Lo stesso lavoro di narratore Pulp di cui vado orgoglioso mi stimola a cimentarmi in campi differenti, sperimentando stili, temi e toni differenti
LeggiVolk: l’ombra del lupo
3 su 5
di Brent Ghelfi
Volk’s shadow, 2008, Mondadori, 2009
Un'ombra sulla spiaggia
3 su 5
di Ed McBain
The House That Jack Built, 1988, Mondadori, 2009
Peperoni sul Bosforo
Ad un tratto un’ombra accovacciata per terra si protende in avanti. È una vecchia mendicante tutta intabarrata nei suoi cenci. Sta con il capo chino. Appena i due amanti le passano accanto sussurra qualcosa di incomprensibile e allunga una mano simile ad un artiglio
LeggiElisabetta Bucciarelli. Io ti perdono
Il nome di Elisabetta Bucciarelli è legato alla scrittura. Un legame intenso che contempla la narrativa, la saggistica, il teatro, la televisione e il cinema. La sua sceneggiatura Amati Matti ha partecipato alla 53° Biennale del Cinema di Venezia, l’ultima di Gillo Pontecorvo, ottenendo una menzione della giuria. Ha pubblicato i saggi Io sono quello che scrivo; la scrittura come atto terapeutico, Le professioni della scrittura e una serie di racconti distribuiti tra quotidiani e antologie. É anche giornalista freelance e docente presso laboratori di scrittura. Nel 2005 ha pubblicato il romanzo Happy hour, nel 2007 Dalla parte del torto, entrambi editi da Mursia e nel 2008 è uscita per Babelesuite di PerdisaPop con Femmina De Luxe. La intervistiamo sul suo ultimissimo lavoro, Io ti perdono, edito da Kowalski, in cui Maria Dolores Vergani viene contattata, in qualità di psicologa, da don Paolo, un parroco di un paesino valdostano. Il prete le chiede di sostenere la madre di una bambina scomparsa nel bosco. A questo mistero si affianca quello che la Vergani deve risolvere nel suo territorio: in un’area industriale dismessa vengono trovati i resti di una donna. Va infine aggiunta la losca figura di un tal Trinciacapelli, uno squilibrato che agisce nell’ombra inquietando la città di Milano
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