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022 Pietrafredda: Duristi e Nanas
Forse è stato il primo Giallo Mondadori che ho letto. Il clan dei siciliani. Io che all’epoca divoravo decine di Segretissimo guardavo con sospetto il Mystery inglese ma quella copertina che Jacono aveva tratto liberamente dal flano dell’omonimo film con Jean Gabin e Alain Delon fu come una calamita. Quella era ‘roba diversa’…
LeggiPerry Mason e la brunetta in prestito
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di E.S.Gardner
The Case of the Borrowed Brunette, 1946, Mondadori, 2009
Se telefonando, intervista a Gianni Barbacetto
Gianni Barbacetto è nato a Milano da genitori friulani ed è cresciuto a Quarto Oggiaro. Laureato in Filosofia, ha cominciato a lavorare in radio (Radio Milano Libera, Radio Città, Radio Rai), ha collaborato a Linus e a tante altre testate. Ha lavorato al Mondo, all'Europeo, a Diario. Ha coordinato la redazione del programma di Michele Santoro, “Annozero” (Raidue). Ha collaborato con Carlo Lucarelli per la realizzazione di “Blu notte”. Oggi scrive su Repubblica, il Venerdì, l'Unità, Io Donna, GQ. É direttore di Omicron (l'Osservatorio Milanese sulla Criminalità Organizzata al Nord) e, appena può, suona la batteria con gli amici nel suo gruppo, i Pistols. Ha pubblicato vari libri-inchiesta, tra cui ricordiamo: “Il grande vecchio” (Baldini & Castoldi, 1993), sui misteri italiani da piazza Fontana alla P2 fino a Gladio, “Campioni d’Italia” (Marco Tropea Editore, 2002), un inedito campionario della politica, dell'imprenditoria, della vita del nostro Paese. “Mani pulite - La vera storia” (Editori Riuniti 2002, Chiarelettere 2009, con Peter Gomez e Marco Travaglio: la storia politica dell'Italia tra il 1992 e il 2001. Ha curato inoltre il “Dossier Dell'Utri” (Kaos, 2005), la storia di una “relazione pericolosa” tra Milano e Palermo, “Il guastafeste” (Ponte alla grazie, 2008), libro-intervista ad Antonio Di Pietro e “Se telefonando” (Melampo 2009), sulle “intercettazioni che non leggerete mai più”
LeggiLoriano Macchiavelli. Sulla nascita del poliziesco italiano
L’idea di base era che le storie affondassero nella contemporaneità del nostro mondo, della nostra società. Fino a quel momento molti autori erano costretti a rifarsi a modelli stranieri, firmare con pseudonimo e tentare imitazioni della letteratura anglosassone e francese
LeggiAlberto Eva. Sulla nascita del poliziesco italiano
Nel 1980 alcuni scrittori italiani di gialli per il cinema la TV e l’editoria si riunirono a Cattolica in occasione del primo festival internazionale del giallo e del mistero. L’idea era quella di dar vita a un’associazione italiana di scrittori su modello dei mistery writers americani
Leggi10 ultramicro
Quando la cronaca nera si tinge di giallo, il delitto ha l'aggravante del pessimo gusto nell'abbinare i colori
LeggiBiagio Proietti. Tra Giallo, nero e mistero
Biagio Proietti è autore e regista romano. Ha sceneggiato per il cinema, “Fai in fretta ad uccidermi... ho freddo”, “La morte risale a ieri sera (da “I milanesi ammazzano il sabato” di Giorgio Scerbanenco)”, “The Black Cat” di Lucio Fulci, e “Chewingum” e “Puro cashmere”, che ha anche diretto. Nel ‘70 ha inaugurato la stagione dei grandi gialli televisivi Rai, con “Coralba”, “Un certo Harry Brent”, ”Come un uragano” “Lungo il fiume e sull’acqua”, “Ho incontrato un’ombra”, “La mia vita con Daniela”, L’ultimo aereo per Venezia”, “Philo Vance”,”, e “Dov’è Anna?” (pubblicato anche come romanzo da Rizzoli), record d’ascolto nel ‘76. Sempre per la tv ha sceneggiato “Racconti fantastici” da Edgar Allan Poe, “Madame Bovary”, e due serie di racconti del mistero “Il fascino dell’insolito” e “Il filo e il labirinto”. Nell’80 ha esordito nella regia con “Storia senza parole”(premiato come miglior film Tv 1980 e al Festival di Praga) e da allora è anche regista delle proprie opere, tra le quali “La casa della follia” da Richard Matheson e “Sound” con Peter Fonda. Ha lavorato anche per la radio (ha scritto e diretto “Il lungo addio” e “Aspetterò” da Raymond Chandler e gli originali “Tua per sempre Claudia” e “Così è la vita”) e per il teatro con due pieces dedicate a due mostri della letteratura del mistero: “L’ultimo incubo di Edgar Allan Poe” e “Hammett N. 3241”
LeggiChe Testa, quel dizionario!
Maurizio Testa è giornalista e scrittore, ideatore e direttore responsabile di quella memorabile esperienza in giallo che fu la rivista “Il Falcone Maltese”. É un fumatore di pipe e sigari, ama il jazz, il blues, la musica classica da camera e, soprattutto, la letteratura gialla. Ha appena pubblicato, per Cooper Edizioni, il “DAG, Dizionario atipico del giallo”, di cui ci dà qualche notizia.
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