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[7] L'Ombra del Thriller (Magazine)
Dopo la pubblicazione di due puntate di "Ho incontrato un'ombra" sento il bisogno d’intervenire per un motivo unico: vedo che, finora, non ci sono stati commenti. Né positivi né negativi. Il pubblico del sito non ha manifestato la sua opinione. Io vorrei conoscere il motivo di tale assenza e ho un solo mezzo per farlo: scrivere e fare domande. Soprattutto per capire, al di là della questione particolare e personale, chi sono i lettori - o si dice fruitori? - di questo sito e forse di tutti i siti specializzati nel giallo e nel mistero
Leggi[4] L'imputato
Domenica 17 dicembre 2006, al Teatro dei Segni a Modena, è andato in scena lo spettacolo di improvvisazione teatrale "L'imputato", a cura del gruppo Impropongo: ecco un gioco di narrazione da palcoscenico in salsa poliziesca!
LeggiAndrea Carlo Cappi
Credo che molti scrittori pubblichino libri perché quello che sentono e pensano sia condiviso e possibilmente amato dal pubblico. Carenza affettiva? Probabile. Di sicuro, se il pubblico non amasse quello che scrivo, nessuno mi pubblicherebbe più e non avrebbe più senso scrivere
LeggiLynda La Plante. Dalia Rossa
Lynda La Plante è stata attrice teatrale e televisiva, scrive da anni, con grande successo, sceneggiature per la televisione ed inoltre è una bravissima scrittrice di interessanti e coinvolgenti thriller. Dopo la lettura degli ultimi suoi romanzi pubblicati dalla Garzanti, abbiamo approfittato della sua venuta a Milano in occasione della presentazione del romanzo “Dalia Rossa” per intervistarla
LeggiLia Volpatti
Lo scrivere è un atto di donazione, perché ogni volta dai una parte di te. E ogni volta aspetti il consenso degli altri. Ogni volta ti metti in discussione. Ogni volta è una sfida. Ma so comunque che non potrei fare altro, che non saprei fare altro e questo è il prezzo
Leggi[7] Angelo Marenzana
Scrivere innanzitutto per se stessi, senza scimmiottare altri, e allo stesso tempo con l’umiltà di saper modificare là dove l’essere troppo se stessi rischia di diventare qualcosa di narcisistico
LeggiAlda Teodorani
Adoro scrivere, è una parte fondamentale di me. Non ho mai una scaletta da seguire, è un flusso di pensiero e io lo inseguo
LeggiClaudia Salvatori
Mi sono ritrovata a dire cose molto personali a un pubblico di sconosciuti, con l'audacia degli attori molto timidi. E' uno dei pochi privilegi della fatica di scrivere: poter socializzare i propri mali. La vedo come un'infezione che si contrae e necessariamente si trasmette. Uso anche le interviste per liberarmi: anche QUESTA intervista
LeggiParisMatch. Quando SAS rivela Segreti di Stato
Ovvero, sono i servizi segreti a scrivere i romanzi di spionaggio?
LeggiQuanto sono cattivi gli uomini
A vent’anni di distanza dalla morte di Jean Genet, avvenuta in una camera d’albergo a Parigi nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1986 (l’ora e il giorno non sono certi in quanto non è mai stata effettuata un’autopsia, ed è come se lui avesse voluto conservare fino alla fine la sua divina ambiguità) mi vengono alla mente alcune riflessioni e un paio di interrogativi
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