Ricerca: «dolce-vita»
Piergiorgio Di Cara
La scrittura è una dolce schiavitù. di norma, non sapendo come si svolgerà la storia che scrivo, a parte una vaga idea del punto di partenza e di quello di arrivo, mi lascio guidare dalle mani, dai personaggi, lascio che siano loro a determinare la mia scrittura, mi abbandono al gesto della scrittura, alla magia di dita che corrono sui tasti. all'entusiasmo che provo nel comprendere che quello che mi sembra un caso in realtà faceva parte di una storia che esisteva in me e che io non conoscevo. vivo di visioni
LeggiBiagio Proietti
Ho sempre avuto e voglio continuare ad avere tanta fame. Di tutto quello che vale la pena. E se ci pensate bene sono tante le cose che ti danno felicità
LeggiDanila Comastri Montanari
Questa vita è l’unica che abbiamo, migliore di quella che è stata data a tanti altri. Non insultiamo il destino
LeggiGennaro Chierchia, Filming Carmelo
La vita è tutta un film? Pare proprio che sia vero, ma...senza copione
LeggiIl dolce e l'amaro
3 su 5
Italia, 2007, Drammatico
di Andrea Porporati con Luigi Lo Cascio (Saro Scordia), Donatella Finocchiaro (Ada), Fabrizio Gifuni (Stefano Massirenti), Ornella Giusto (Antonia, moglie di Saro), Renato Carpentieri (Vicari), Tony Gambino (Gaetano Bufera), Gioacchino Cappelli (Saro a 14 anni), Pierluigi Misasi
Stefano Santarsiere, L'arte di Khem
"La vita è percorrere il cammino dalla direzione incerta"
LeggiNastja Kamenskaja - Ewa Johnsén
In tutta la sua vita non solo non aveva mai praticato uno sport, ma non aveva fatto neppure un po' di ginnastica casalinga...
LeggiMichele Novaro - Il più ascoltato, il meno conosciuto dei musicisti italiani
Michele Novaro (Genova 1818 - 1885). Nacque il 23 ottobre 1818 a Genova, dove studiò composizione e canto. Nel 1847 è a Torino, con un contratto di secondo tenore e maestro dei cori dei Teatri Regio e Carignano. Convinto liberale, offrì alla causa dell'indipendenza il suo talento compositivo, musicando decine di canti patriottici e organizzando spettacoli per la raccolta di fondi destinati alle imprese garibaldine. Di indole modesta, non trasse alcun vantaggio dal suo inno più famoso, neanche dopo l'Unità. Tornato a Genova, fra il 1864 e il 1865 fondò una Scuola Corale Popolare, alla quale avrebbe dedicato tutto il suo impegno. Morì povero, il 21 ottobre 1885, e lo scorcio della sua vita fu segnato da difficoltà finanziarie e da problemi di salute. Per iniziativa dei suoi ex allievi, gli venne eretto un monumento funebre nel cimitero di Staglieno, dove oggi riposa vicino alla tomba di Mazzini.
LeggiFEFF 9: My name is Fame
Una commedia dolce amara, giustamente valsa al protagonista un premio come miglior attore agli Hong Kong Film Awards
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