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Assassini in famiglia
3 su 5
di Rae Foley
Malice Domestic, 1968, Mondadori, 2011
Hanna e sua sorella maggiore: Mathilda
Hanna è orfana della madre e vive isolata dal mondo. Il padre, un ex agente della CIA, la istruisce alle armi, a molteplici lingue, alle scienze, con una cultura nozionistica ed enciclopedica. La resistenza e la disciplina sono il corollario a un’educazione che ha il preciso obbiettivo di farne una perfetta assassina, pronta a reagire in qualsiasi evenienza
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3 su 5
di Rae Foley
Malice Domestic, 1968, Mondadori, 2011
Catrin Price
Viso infantile, pelle scura tipica delle razza celtica "con qualcosa di zingaresco", tutta vestita di nero...Madre tossica, padre sparito appena nata...
LeggiLa Vergine delle ossa: intervista a Luca Masali
Incipit: «Era nudo, inchiodato a terra da paletti acuminati di legno che gli trapassavano i palmi delle mani e i piedi. La terra era secca e screpolata, come quello che resta dopo che il sole ha asciugato una risaia. Argilla grigia, dura come il ferro, come quella in cui suo padre si ammazzava di lavoro a piantare il riso, nelle lontane terre del Vercellese».
Luca Masali è nato a Torino, ma vive da tempo in Lombardia. Giornalista, ha pubblicato il suo primo romanzo, I biplani di D’Annunzio, vincendo il premio «Urania» di Mondadori nel 1995 e, l’anno successivo, il premio «Bob Morane» come miglior romanzo straniero al Festival del libro fantastico di Bruxelles. Negli ultimi anni, dopo aver pubblicato La balena del cielo (Urania Mondadori 1997, Oscar Mondadori 2004, Sironi 2008) e La perla alla fine del mondo (Urania Mondadori 1999, Sironi 2007) si è dedicato al noir, conquistando il premio «Azzeccagarbugli» con L’inglesina in soffitta (Sironi, 2004). Le sue opere sono tradotte in francese e spagnolo.
Il suo sito è: http://www.masali.com
Cicatrici di Gianluca Morozzi
Una grande città del Nord Italia. Qui "Cicatrici" (Guanda, 2010) racconta una storia nella storia, una matrioska i cui pezzi più piccoli si inseriscono perfettamente nella scatola madre. Una psicologa che riporta la sua vicenda personale, quando la professione l’ha messa a contatto con un assassino, Nemo Quegg, che le ha riportato – altra matrioska – la sua storia spaventosa, all’interno della quale una ragazza-vittima (e in seguito carnefice) narra una parte della sua vicenda. Con incastri spiegabili col metafisico, con la metempsicosi e coi destini incorciati, il cerchio si apre all’inizio (e si chiuderà alla fine) con un sanguinoso evento avvenuto sessant’anni prima in Irlanda, quando un padre, senza apparente motivo, ha deciso una notte di sterminare la propria famiglia, partendo dalla moglie e dal figlio maschio...
Una grande prova di scrittura e tensione che lascia il lettore col fiato sospeso fino alla fine. Ma anche dopo aver chiuso il libro, quando alcune pagine sospese tra la vita e la sua cessazione tornano in mente, limpide senza pretese escatologiche:
«Siamo morti, signora?».
La signora sorrise di nuovo.
«Le vostre vecchie vite sono terminate, sì. Questo è un luogo di passaggio. Vi è stato concesso un po’ di tempo per riprendervi e salutarvi, prima di tornare nel mondo della carne».
Intervista a Luigi Romolo Carrino
"Avere un DNA intrecciato con i vicoli di Napoli ti dà - mi pare - una marcia in più. È come se ci fossero altri gradi di visione, è come se – paradossalmente – ci fosse qualcosa da vedere oltre i 360 gradi. In realtà, tutte le volte che la geografia impatta sulla scrittura c’è una marcia in più. Recentemente ho letto molti autori sardi e, sebbene siano diversi l’uno dell’altro, c’è una madre comune, un modo di gestire la frase, un odore delle scritture che si somiglia. Accade anche agli scrittori campani".
LeggiCrimini… italiani? No, meridionali. La storia interrotta
“L’ordinaria follia degli italiani è la continua negazione di verità sulla loro storia: dal Risorgimento… agli anni di piombo e al sequestro Moro… Come se fossimo un popolo bambino, ritenuto immaturo e incapace di gestire la sua storia al quale bisogna raccontare delle favole.”
Leggi"Hanno amore"
Un bambino e una bambina, la luna, il mito.
Il tutto sospeso in dimensioni temporali che s'incontrano e si allontanano, proprio come succede nei sogni. La nuova, ammaliante storia creata da Gianluca Chierici.