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Nicola Verde
Per la scrittura non ho segreti particolari, né seguo riti scaramantici. L’idea la rimugino per un po’, poi mi attrezzo, faccio ricerca e alla fine parto. Faccio delle scalette, che poi, puntualmente, perdo. Le rifaccio. Mi dànno la traiettoria. Le cambio lungo la via. Le abbandono. Il romanzo lo lascio e lo riprendo. Intanto faccio altre cose. Per lo più racconti. E intanto perdo il romanzo, almeno il file con le ultime correzioni. Ma in compenso ho scritto un mucchio di racconti
Leggi[11] BAMBINO 44
Incubo rosso, inferno bianco, assassini neri
LeggiRecensione: La città
Testi: Bonvi (Franco Bonvicini)
Disegni e copertina: Giorgio Cavazzano
Editore: Sergio Bonelli Editore
Collana: I grandi comici del fumetto
Anno di pubblicazione: 1998
Numero: 2
Pagine: 94
Prezzo: Lire 5500
Cornelio, Delitti d’Autore - n° 1 Il club della paura
3 su 5
di Carlo Lucarelli, Mauro Smocovich, Giuseppe Di Bernardo, Marco Fara, Daniele Statella
Star Comics, 2008
Moreno Burattini. Zagor, il giallo, il fumetto
Intervista al curatore della storica collana Bonelli (e non solo)
LeggiHistory and Mystery
4 su 5
a cura di Gian Franco Orsi
Piemme, 2008
L'incubo di Joanna Mills - The Return
1 su 5
The Return, Usa, 2006, Thriller
di Asif Kapadia con Sarah Michelle Gellar (Joanna Mills), Peter O'Brien (Terry Stahl), Adam (Scott Kurt), Kate Beahan (Michelle), Sam Shepard (Ed Mills), Bonnie Gallup (Bella), Erinn Allison (Annie), Brent Smiga (Higgins), Robert Wilson (Billy), Angela Rawna (Dottoressa), Da
A mano armata: Fioravanti, i Nar e i morti che si potevano evitare
L'eversione romana della seconda metà degli anni settanta è contrassegnata da un nome: quello di Giuseppe Valerio Fioravanti, che da bambino prodigio del piccolo scherma diventa il leader nero dei Nuclei armati rivoluzionari. Giovanni Bianconi racconta della nascita e dell'escalation di questo gruppo che dall'antagonismo alla società arriva all'omicidio come strumento di dialettica bellica fino alla strage alla stazione di Bologna
LeggiPiergiorgio Di Cara
La scrittura è una dolce schiavitù. di norma, non sapendo come si svolgerà la storia che scrivo, a parte una vaga idea del punto di partenza e di quello di arrivo, mi lascio guidare dalle mani, dai personaggi, lascio che siano loro a determinare la mia scrittura, mi abbandono al gesto della scrittura, alla magia di dita che corrono sui tasti. all'entusiasmo che provo nel comprendere che quello che mi sembra un caso in realtà faceva parte di una storia che esisteva in me e che io non conoscevo. vivo di visioni
LeggiPaolo Roversi
La mia scrittura penso sia come me. Un po' agitata, sempre all'erta. Mi capita a volte di uscire di corsa dalla doccia tutto bagnato perché ho un'idea da fissare sulla carta prima che scompaia per sempre...
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