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Marilù Oliva, Repetita
"Mi porto addosso la crudeltà atavica che è stata del mio patrigno, di mio nonno, del mio bisnonno e, prima ancora, di tutti gli uomini che furono. E non è la crudeltà del peccato biblico ma qualcosa di molto più tangibile: la dipendenza dal male propria di ogni epoca."
LeggiIntervista a Dario Gulli, direttore artistico della Star Comics
L'esperienza e una sana follia sono gli elementi che mi hanno permesso di ottenere quello che ho, ma so che l'unico comune denominatore in tutte le mie fasi (belle e stupide, sane e marce, geniali e prive di dignità) è stata la mia determinazione. Senza di lei probabilmente starei ancora piangendo per alcuni sbagli che ho commesso
LeggiBiagio Proietti. Tra Giallo, nero e mistero
Biagio Proietti è autore e regista romano. Ha sceneggiato per il cinema, “Fai in fretta ad uccidermi... ho freddo”, “La morte risale a ieri sera (da “I milanesi ammazzano il sabato” di Giorgio Scerbanenco)”, “The Black Cat” di Lucio Fulci, e “Chewingum” e “Puro cashmere”, che ha anche diretto. Nel ‘70 ha inaugurato la stagione dei grandi gialli televisivi Rai, con “Coralba”, “Un certo Harry Brent”, ”Come un uragano” “Lungo il fiume e sull’acqua”, “Ho incontrato un’ombra”, “La mia vita con Daniela”, L’ultimo aereo per Venezia”, “Philo Vance”,”, e “Dov’è Anna?” (pubblicato anche come romanzo da Rizzoli), record d’ascolto nel ‘76. Sempre per la tv ha sceneggiato “Racconti fantastici” da Edgar Allan Poe, “Madame Bovary”, e due serie di racconti del mistero “Il fascino dell’insolito” e “Il filo e il labirinto”. Nell’80 ha esordito nella regia con “Storia senza parole”(premiato come miglior film Tv 1980 e al Festival di Praga) e da allora è anche regista delle proprie opere, tra le quali “La casa della follia” da Richard Matheson e “Sound” con Peter Fonda. Ha lavorato anche per la radio (ha scritto e diretto “Il lungo addio” e “Aspetterò” da Raymond Chandler e gli originali “Tua per sempre Claudia” e “Così è la vita”) e per il teatro con due pieces dedicate a due mostri della letteratura del mistero: “L’ultimo incubo di Edgar Allan Poe” e “Hammett N. 3241”
LeggiAlessandro Berselli, minimalismo, rock e follia
Alessandro Berselli racconta se stesso, la sua arte narrativa e i suoi libri: dark novels dove l’elemento investigativo viene messo in ombra dalla follia e dove eros e thanatos precipitano nella loro alleanza mortale
LeggiDentro la follia*: Il bufalo di Arriaga
Il giovane Manuel perde l’amico Gregorio, che si suicida con un colpo di pistola alla testa; ripercorre la storia della loro amicizia e cerca di capire perché è finita così. Manuel si muove nella capitale messicana come una cane sciolto, quasi un vagabondo, e cerca consolazione e sesso fra le braccia ora di Tania, un tempo ragazza dello stesso Gregorio, ora di Margarita, sorella dell’amico morto
LeggiFEFF 9 - Patrick Tam: Love Massacre
Uno studio sul colore e sulla follia
LeggiAnime Nere raccontano
ANIME NERE si aggirano nelle librerie, a partire dallo scorso giugno. Narrano storie “crudeli”, ognuna con la propria personalità, il proprio stile, il proprio soggetto. ANIME NERE è il titolo di un’antologia, inedita e originale, trasversale ai generi, curata da Alan D. Altieri, che ne è anche l’ideatore. La “crudeltà” ce la narrano autori come Danilo Arona, Roberto Barbolini, Luca Crovi, Sandrone Dazieri, Stefano Di Marino, Valerio Evangelisti, Barbara Garlaschelli, Carmen Iarrera, Giulio Leoni, Loriano Macchiavelli, Raul Montanari, Gianfranco Nerozzi, Lidia Parazzoli, Ben Pastor, Edoardo Rosati, Claudia Salvatori, Nicoletta Vallorani, Giovanni Zucca. Sono andati a chiedere a chiedere a ciascuno di loro che ne pensavano di questo progetto. E come lo hanno affrontato
LeggiAngie Gennaro
Una donna minuta e bellissima con i capelli scuri che le frustavano le guance e i segni di un lutto sul viso...
Leggi[52] CANADA Cathy Vasas-Brown
Cathy Vasas-Brown, Il metodo della follia, Milano, Mondadori, 2007, “Il Giallo Mondadori”, n. 2919 (ed. or.: Some Reason in Madness, 2004)
Leggi[5] Noi saremo tutto. Spiazzare tutto e tutti
What’s up, folks? Proprio quando magari cominciavate a sperare che il vostro lupo mannaro si fosse eclissato definitivamente, eccolo che rispunta fuori al sorgere della luna nera, artigli, zanne e computer al veleno.
Due parole di spiegazione sulla mia stasi criogenica.
Dall’ultima visione dal limite (“Donnie Darko”), sono rimasto in immersione non profonda ma abissale lavorando albe, notti e week-end a, you guessed it!, “Magdeburg 2/La Furia”. Si tratta del libro centrale della mia famigerata trilogia ambientata nella doppiamente famigerata “Guerra dei Trent’Anni”. Well, it’s done. Se con “L’Eretico” ve la siete spassata al primo cerchio dell’inferno, con “La Furia” si va dritti al sesto cerchio. Più giù di lì c’è solamente il settimo cerchio, con Satana in persona. But that’s another story...
Come sapete, preferisco non anticipare troppo. “La Furia” è comunque il lavoro più complesso in assoluto che abbia mai affrontato in ormai venticinque anni (Ack!...) di avventure nell’immaginario. Botti, spari, duelli, crudeltà, complotti, demenza, intrigo, insomma c’è n’è di ogni. “Magdeburg 2/La Furia” arriva in libreria alla fine di Aprile 2006, Corbaccio Editore.
Ringrazio tutti voi per la pazienza allo sproloquio. In particolare, per il loro sostegno non-stop durante questi mesi in trincea, Stefano di Marino, Gianfranco Nerozzi, Mauro Smocovich, Marina Belli, Fabio Novel. Hey, guys, you’re the best!