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[75] NORVEGIA Gunnar Staalesen
Gunnar Staalesen, Satelliti della morte, Milano, Iperborea, 2009, n. 175 – “Ombre” (ed. orig.: Dødens drabanter, 2006)
Leggi07. La caduta della casa degli Sloan
La pentalogia di "Kickboxer" racconta la saga della sfortunata famiglia degli Sloan: cinque film in cui i vari Sloan vincono le sfide sul ring ma perdono quelle nella vita
Leggi18. Il Libro di Emmanuel Goldstein
Un romanzo senza tempo che vuole aprire gli occhi alla popolazione mondiale, che all’interno contiene uno pseudobiblion che vuole anch'esso aprire gli occhi alla gente: riusciranno gli occhi della gente ad aprirsi?
LeggiLa passione di Silvia
Silvia Tessitore, direttore editoriale e responsabile del settore comunicazione ed eventi di Editrice Zona, ci racconta la storia, le scelte, la filosofia della casa editrice da lei cofondata con Piero Cademartori nel 1998
Leggi17. Le Finzioni di Borges 2
Continua il viaggio nelle Finzioni del maestro di Buenos Aires, grande amante dei giochi di specchi letterari e che più di una trappola ha teso ai propri lettori
LeggiFranz Krauspenhaar e l’inquietudine esistenziale
“L’inquieto vivere segreto” (Transeuropa, 2009) si sostanzia di un surrealismo che mette insieme atmosfere alla Alberto Savinio con un sordo pessimismo di stampo bernhardiano, in una sintesi tutta personale che avvicina il grido disperato del romanzo di Krauspenhaar “Le cose come stanno” (2003) con l’analisi del rapporto padre-figlio di “Era mio padre” (2008) rovesciando il tutto specularmente, tentando così di andare all’osso di quel fenomeno di incubo illusionistico che è spesso la vita
LeggiFrancesco Carofiglio
Il linguaggio è il risultato di componenti diverse, evidentemente. Bisogna, in generale, provare a parlare con il suono della storia. Ogni storia ha un suono diverso. Credo che sia necessario lasciare andare il racconto e poi lavorare sulla sottrazione dei pesi narrativi. È un processo che va affrontato con pazienza, senza fretta
Leggi043 Il sogno dello squalo
Il racconto che è allegato al romanzo, è la versione lunga di un racconto scritto diversi anni fa e che, per vari motivi, ha subito diverse traversie editoriali
Leggi16. Le Finzioni di Borges 1
Il maestro di Buenos Aires è stato fenomenale e prolifico inventore di giochi letterari. Great Pretender per eccellenza, usava l’artificio e il gioco di specchi per far arrivare i propri lettori al cuore stesso della letteratura
LeggiLe avventure di Mister Noir: Caccia alla cacciatrice 5
NOTA DELL’AUTORE
Il racconto, manco a dirlo, è di pura fantasia; tuttavia, alcune cose è meglio specificarle.
La località di Misterbianco esiste, e, appena il mio amico Enzo, il libraio “notturno” di Celle Ligure con cui trascorro molte nottate estive, me ne ha parlato, non ho saputo resistere e ho mandato Mister Noir lì.
Poi, secondo un sito Internet che ho consultato, “Giuffrida”, “Puglisi”, e “Russo”, sono tra i dieci cognomi più caratteristici di Misterbianco; i personaggi, tuttavia, sono di mia totale invenzione, e nessuno di loro si ispira a persone reali.
L’unico personaggio reale che compare è Daniele che, avendomi aiutato nella descrizione del locale Il Gatto e la Volpe, gli promisi un “cameo”. Lui è veramente buono e “giocherellone” come appare nel racconto, ma la scena che lo vede protagonista è ovviamente inventata.
Alcune cose, come l’amicizia, non si possono dimenticare, e la cascina di Castelletto Ticino vuole essere un piccolo omaggio ad un grande amico d’infanzia, Luciano, che ormai, purtroppo, non vedo più da due vite: la mia e la sua