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Io & Bond [20] La morte può attendere
Alla fine un film di successo con una buona dose di spettacolarità, divertimento per tutta la famiglia, qualche accenno a sesso e violenza più spinti stemperati da battute e simili facezie
LeggiQuando il cinema ti fa le feste!
Killer Joe, Skyfall, Red Lights e Vita di P
Leggi128. La Falsa Novella 10: Masada
Un manoscritto falso che forse è vero, supportato da un libro sconosciuto attribuito ad una vera autrice di libri non sepre veritieri. Tutto questo è il manoscritto di Masada
LeggiIn volo con Davide Morosinotto
Un viaggio alla scoperta di uno scrittore per ragazzi e delle sue Repubbliche aeronautiche
LeggiIntervista ad Alessia Gazzola
A me la scrittura della messinese Alessia Gazzola piace molto, per diversi motivi. Mi intriga la storia di Alice Allevi, la sua spensierata ingenuità, la caparbietà, la goffaggine, a volte, nel muoversi in un contesto in cui dimostra, alla fine, grande attenzione – a riprova che la bravura non si espleta sempre nell’immediato. Mi rassicura la competenza dell’autrice – dato, questo, non abbastanza sottolineato dalla critica – nel trattare un argomento delicato come quello della medicina legale e della morte, dalla quale il personaggio subisce un inevitabile gioco di attrazione-repulsione, e in qualche modo questo fascino è compensato da un altro grande dilemma: l’infatuazione.
LeggiL'incipit di Fabio Mundadori
Cosa c’entra un’antica chiesa sconsacrata con una casa di cura di prossima demolizione?
Ed insieme cosa hanno a che fare con un dipinto e l’antica famiglia di possidenti terrieri che lo conserva?
E perché una setta che si fa chiamare “I Legati di Satana” dovrebbe temere un ragazzino tanto da volerlo uccidere?
Queste le domande alle quali è chiamato a dare risposta il commissario Sammarchi. Catapultato dalla grande città in un piccolo paese di campagna, per risolvere un apparentemente semplice caso di omicidio, il poliziotto si troverà invece a districare una matassa di eventi che si snoda lungo l’arco di molti anni.
L'incipit di Carlo Vanin
Mirko e il Mostro è una novella di formazione che rielabora gli stilemi del realismo magico adattandoli all’età dei protagonisti, al territorio in cui vivono (il nordest italiano) e alla prosa italiana contemporanea. Lo stile presta una particolare attenzione al linguaggio giovanile e propone una lettura attiva in cui il fruitore viene reso artefice di alcune scelte descrittive. In questo modo, il tema principale della novella (lo sviluppo dell’immaginazione e della coscienza attraverso l’incontro con l’altro da sé) è reso formalmente visibile.
LeggiIo & James Bond [15] Zona pericolo
È strano vedere un Bond che si muove tra scenari della Guerra fredda e l’invasione dell’Afghanistan a pochi anni dalla caduta dell’URSS e dalla fine dell’occupazione stessa
LeggiSkyfall: una visione contraria
Questo film ricorda certe operazioni di “finanza creativa” dove si distrugge un patrimonio acquisito nel tempo per ottenere un modesto risultato immediato, senza pensare al futuro. “Skyfall” azzera tutti gli sforzi fatti con “Casino Royale”, film imperfetto ma coraggioso
Leggi125. Il Pipistrello e la Scrittrice
Quando una scrittrice di romanzi gialli si ritira in una villa di campagna sappiamo tutti cosa succederà: nascerà un delizioso “libro falso”. In questo caso, però, nascerà anche... Batman!
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