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Berselli ha fatto la cosa giusta
Alessandro Berselli, bolognese, classe 1965, ha iniziato la sua attività come umorista nel 1991, con apparizioni al Maurizio Costanzo Show e varie collaborazioni, tra cui per le riviste Comix, L'Apodittico, e il sito Giuda. Successivamente è cominciata la sua attività letteraria: ha pubblicato diversi racconti su antologie, oltre a quattro romanzi: Storie d'amore di morte e di follia (ARPANet, 2005), Io non sono come voi (Pendragon, 2007), Cattivo (Perdisa Pop, 2009) e Non fare la cosa giusta (Perdisa Pop, 2010).
LeggiLoretta Santini di Elliot Edizioni
Ho un passato professionale che, apparentemente non ha molto a che vedere con il lavoro che faccio oggi ma, quando ci rifletto, mi rendo conto che ogni esperienza ha contribuito a portarmi a fare quello che considero il mestiere più bello del mondo.
Come formazione provengo dal mondo musicale. Mi sono diplomata al Conservatorio in pianoforte e ho insegnato per molti anni.
Alessandro Morbidelli, Ogni cosa al posto giusto
La morte è una liberazione che non va concessa
LeggiOgni cosa al posto giusto
3 su 5
di Alessandro Morbidelli
Robin, 2010
18. Kung Fu Chefs
Due film, inediti in Italia, raccontano cosa succede quando le arti marziali... entrano in cucina!
LeggiPresentazione
Oggi lo spettatore guarda non a cosa viene detto, ma a come gli viene proposta una determinata materia, e a quali avvenimenti del suo passato può ricondurre questa per provare quella sensazione che, nel 2010, è sempre più rara: l'emozione
LeggiJack Ketchum
“Di una cosa sono sicuro: la Disney non produrrà mai un film tratto da un romanzo di Jack Ketchum” (Stephen King)
Leggi12. Pugni in gabbia: il genere "marzial carcerario"
Quattro titoli statunitensi per gettare uno sguardo su cosa succede quando le star marziali... finiscono in carcere!
Leggi11. Intervista a Richard Norton
Un artista marziale a tutto tondo che è stato anche bodyguard dei divi, stuntman ed attore di film marziali. Richard Norton ha accettato con simpatia e grande disponibilità di parlare a CineFurious
LeggiIntervista a Giulio Mozzi
... pensarci 14 volte prima di inviare a qualcuno un manoscritto e ricordarsi che, se viene dato un rifiuto, non è perché gli editori sono cattivi, ma probabilmente perché quello che è stato scritto non è bello. Ciò significa affrontare qualunque cosa con una prospettiva che ammetta il fallimento: è possibile scrivere e fallire
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