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Sandro Ferri e I ferri dell'editore
Ventiquattro capitoletti che raccontano il mondo strano e fascinoso dell'editoria, di una particolare editoria di qualità, quella della casa editrice e/o. Ma non solo: "I ferri dell'editore" è un libro snello che si estende dal particolare al generale e riporta i diversi livelli che stratificano - e per assurdo compattano - il mondo dei libri: autori, editor, pregiudizi, frustrazioni, libertà, piaceri, sfumature, insuccessi e gioie. Vengon chiarite alcune confusioni e vengono sbaragliati luoghi comuni, svelate perplessità.
Consiglio la lettura a tutti i lettori, agli scrittori, agli addetti ai lavori, e non solo. A tutti coloro che hanno deciso di andare controcorrente perché, come ha scritto Sando Ferri di cui ora segue l'intervista, andare controcorrente è stato doveroso nei confronti dei "nostri libri, dell'idea di letteratura e di lettura che ci ha aiutato a vivere in questi tempi bui".
James C. Copertino
Il ritorno in digitale di un grande autore di action bellico, impegnato stavolta in un’operazione fra le più “coperte” della storia moderna
Leggi91. Il "negro" di Dumas
Prosegue il viaggio fra gli “scrittori fantasma” e i termini utilizzati per indicarli. In questa puntata ne incontreremo uno verissimo, quando ancora non si usava il termine ghostwriter
Leggi15. Anaconde e Avventurieri
Il ritorno della grande avventura esotica in un posto davvero inaspettato: una tetralogia di film di non sempre alta qualità
LeggiWar-games, ma a morire sono sempre gli uomini
Ancora oggi, nonostante le super tecnologie e tentativi più o meno realizzati di cyber-guerra, la costante è che a morire sono sempre gli uomini, i soldati
Leggi87. Il gioco degli scrittori senza ispirazione
Attenti quando vi trasferite in un luogo solitario per cercare ispirazione: farete sicuramente strani incontri: vampiri, fantasmi... ed anche Poe!
LeggiVindice Lecis e il detective di Partito
Giornalista del gruppo L'Espresso, è il creatore la figura di Antonio Sanna, funzionario dell'Ufficio Quadri del Pci, che affronta trame e misteri dell'Italia del dopoguerra. E' in libreria con "Golpe", la sua quarta avventura...
LeggiCarmen Giorgetti Cima
La prima italiana a leggere Stieg Larsson e a capirne il potenziale: una traduttrice dallo svedese sotto la cui penna sono passati tutti i grandi nomi del Nord
Leggi85. I segreti di Malapunta
Un’isola che è più di un’isola raccontata da un autore che travalica i confini della realtà: quando il gioco degli pseudobiblia si allarga e si finisce in quello degli pseudoepigrapha
LeggiTorre di controllo di Giuseppe Foderaro
Ecco cosa dice di sé Giuseppe Foderaro: "Da calabrese anomalo quale sono, odio il sole e tutti i suoi derivati. Odio l'estate più di Bruno Martino. Odio persino l'estate di San Martino. Finché ho potuto – e lo faccio tutt'ora, nei limiti del possibile – ho sempre trascorso le vacanze e i miei periodi sabbatici a Londra, che mi ha sempre garantito arabeschi di nuvole di pregiata fattura. Londra è il mio rifugio, la mia culla, la mia più grande fonte di ispirazione. Ed è pure l'unico rimpianto che ho, se avessi anche solo dieci anni in meno andrei a vivere lì. Riguardo a New York... be', ti rispondo citando un altro occhialuto: “Adorava New York. La idolatrava smisuratamente […] per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea” (Manhattan, di Woody Allen, N.d.A.). Nella Grande Mela ci vado ogni anno, è energia allo stato puro, il centro del mondo... nonché il miglior posto dove andare a mangiare cheeseburger giganti e ascoltare jazz: due mie passioni. Ecco, lì ti senti davvero invulnerabile. Nell'East Village ci viveva Howard, il mio migliore amico, scomparso improvvisamente a ottobre 2010. A lui ho dedicato Torre di controllo".
E proprio su "Torre di controllo" è calibrato il nostro bugiardino...