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Doppio Marlowe – Liscio e senza ghiaccio
4 su 5
di Frank Spada
Robin Edizioni, 2011
79. Servire l’uomo
Un racconto fantascientifico e un episodio di una nota serie ai confini della realtà regalano al mondo un manuale ben strano: una guida per "servire l’uomo"
LeggiIl gioco degli occhi di Sebastian Fitzek
«L’opinione pubblica era convinta che i bambini fossero stati uccisi in uno stesso nascondiglio, cosa che in effetti appariva molto probabile. Tuttavia l’autopsia aveva rivelato qualcosa che era stato volutamente tenuto segreto...».
LeggiIdentità bruciate
Nomi senza volto da Ludlum a Lustbader
Leggi74. Io, libertino
A forza di chiedere notizie su un libro inesistente, si finisce per farlo diventare reale. È successo più volte, e chissà che oggi non ci siano le premesse perché avvenga in Italia
Leggi72. Poesia che uccide
Il mondo della poesia può accompagnare lo spietato agire di un serial killer, ma anche una singola poesia può uccidere, senza interventi "umani". Due storie di poesie che non esistono... ma che uccidono!
Leggi70. Una vita da bestseller 2. Retribution
Secondo “libro falso” dedicato ad una vita al di là di qualsiasi legge o norma etica: la biografia di uno spietato killer non può che diventare un bestseller
LeggiIl libro dell'Angelo, intervista ad Alfredo Colitto
"[La mia scrittura negli ultimi anni] Si è fatta sempre più asciutta, più essenziale. Pochi aggettivi, emozioni e sentimenti dei personaggi che vengono fuori da quello che fanno più che da quello che pensano. Aspiro a una scrittura che non si metta di mezzo nell’idillio tra il lettore e la storia, ma che lo faciliti senza farsi notare."
Leggi“L’esordiente”, intervista a Raul Montanari
Tu parti dal tuo dolore e lo fai diventare una storia, cioè crei un’intelaiatura narrativa che non coincide con la tua vita, con le tue giornate, ma dentro la quale metti le emozioni che stanno davvero nella tua vita e nelle tue giornate. In particolare quelle più intense e spesso, bisogna dirlo, quelle più negative: il dolore, la paura, la nostalgia di un passato irrecuperabile, il senso di scacco. In questo senso “fingi”: presti ai tuoi personaggi cose che ti appartengono. Questo mettere pezzi consistenti di te stesso nelle tue pagine provoca un’anormale vicinanza fra produttore e prodotto, scrittore e scrittura, che è la vera maledizione di questo lavoro
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