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Un sudario non ha tasche
Un classico dell'hard boiled americano dall'autore di "Non si uccidono così anche i cavalli?"
LeggiSTAL: Franco Forte in Segretissimo
E’ in edicola, nella collana Segretissimo/Mondadori, “Operazione Copernico”, il primo romanzo della serie Stal, firmato da Franco Forte
LeggiCene storiche con delitto
Storia, mistero, gioco e buon cibo nell'atmosfera unica della Fortezza di Sarzanello
LeggiLiberi di librarsi
Meridiana Eurofly e Dario Flaccovio Editore sperimentano Letture d’Alta Quota. I due marchi presentano l’originale collana “Verba Volant”. Per coccolare i passeggeri con 16 romanzi d’autore
LeggiIo ti perdono
Nasce una nuova collana di noir. La tengono a battesimo la Kowalski e la Coloradonoir. In "rubriche" c'è anche un'intervista a cura di Marilù Oliva
LeggiPasquale Pede e Le Radici del Noir
La Fondazione Rosellini per la letteratura popolare pubblica un prezioso saggio di Pasquale Pede, "Le radici del noir" nella collana "I Libri della Fondazione: I grandi cataloghi e saggi"
LeggiIntervista a Valerio Varesi
Il creatore del Commissario Soneri, che in TV ha il volto di Luca Barbareschi, ci parla del suo ultimo romanzo pubblicato per Edizioni Ambinete nella collana VerNero, "Il paese di Saimir" in un'intervista a cura di Marilù Oliva
LeggiIl rosso e il nero
Dopo il successo di Alessandria, il Gruppo Perdisa Editore, in collaborazione con la Libreria Feltrinelli, organizza a Bologna una mostra dedicata ai bozzetti e alle copertine realizzate da Onofrio Catacchio per la collana Babele Suite, diretta da Luigi Bernardi per il marchio Perdisa Pop, e agli scrittori
LeggiL'invasione degli Ultracorti II
Un concorso per racconti di genere. Fantastico, horror, weird, fantascienza, thriller, noir, pulp, azione e avventura
LeggiGiulio Leoni si racconta
"Per me non esiste il terrore della pagina bianca, se con questo si intende quel tempo più o meno lungo in cui le idee razzolano vaghe e indistinte, in attesa di precipitare in una qualche forma spendibile. Quello semmai è un periodo di attesa denso di frequentazioni e di incontri, di meravigliose aspettazioni, di sogni e di riconciliazione con il mondo che ci circonda e che per forza di cose abbiamo trascurato nei tempi ossessivi della scrittura.
No, il terrore comincia quando l’idea si è formata, e mi splende davanti con il tragico biancore di Moby Dick. Perché so che da quel momento non ci sarà altro che il tormento della scrittura, ore e ore a cercare di dar forma soddisfacente all’idea che in quel momento mi possiede" (Giulio Leoni)