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Richard Stark: ritorno alle origini del noir
Alcuni aspetti della produzione letteraria dell’“incarnazione” di Donald E. Westlake, in un saggio apparso precedentemente in cartaceo sul n. 1256 de I Classici del Giallo Mondadori (2010)
LeggiAlfredo Colitto
Incontro con un autore di talento specializzato, fra l’altro, nella traduzione di thriller mozzafiato
LeggiTorre di controllo di Giuseppe Foderaro
Ecco cosa dice di sé Giuseppe Foderaro: "Da calabrese anomalo quale sono, odio il sole e tutti i suoi derivati. Odio l'estate più di Bruno Martino. Odio persino l'estate di San Martino. Finché ho potuto – e lo faccio tutt'ora, nei limiti del possibile – ho sempre trascorso le vacanze e i miei periodi sabbatici a Londra, che mi ha sempre garantito arabeschi di nuvole di pregiata fattura. Londra è il mio rifugio, la mia culla, la mia più grande fonte di ispirazione. Ed è pure l'unico rimpianto che ho, se avessi anche solo dieci anni in meno andrei a vivere lì. Riguardo a New York... be', ti rispondo citando un altro occhialuto: “Adorava New York. La idolatrava smisuratamente […] per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea” (Manhattan, di Woody Allen, N.d.A.). Nella Grande Mela ci vado ogni anno, è energia allo stato puro, il centro del mondo... nonché il miglior posto dove andare a mangiare cheeseburger giganti e ascoltare jazz: due mie passioni. Ecco, lì ti senti davvero invulnerabile. Nell'East Village ci viveva Howard, il mio migliore amico, scomparso improvvisamente a ottobre 2010. A lui ho dedicato Torre di controllo".
E proprio su "Torre di controllo" è calibrato il nostro bugiardino...
Andrew Vachss
La società americana raccontata nei noir di Andrew Vachss
LeggiAndrew Vachss: L’ultimo eroe
"Andrew Vachss è uno scrittore crudo, duro, scomodo" proprio per questo in via di estinzione, soprattutto in Italia
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