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Roberto Recchioni. Ucciderò ancora Billy the Kid
“Ucciderò ancora Billy the Kid” è un fumetto di contaminazioni horror-cowboy creato da Roberto Recchioni (sceneggiatore e inchiostratore di due episodi) e disegnato da matite illustri del panorama italiano: Riccardo Burchielli, Werther Dell’Edera, Cristiano Cucina, con le copertine di Massimo Carnevale.
Edizioni BD ha puntato nuovamente su questa icona del west, lo sceriffo Pat Garrett, insieme ad un altro intramontabile, Billy the kid, già deceduto proprio per mano di Garrett ed ora riapparso attraverso l’escamotage del “pelleossa”: il pelleossa è uno zombie, una creatura del regno dei morti che cammina tra cowboys e indiani, famelico, vampiresco (con un suo morso qualsiasi umano diventa pelleossa), più imperfetto di quanto lo fosse stato da vivo. Billy the kid è un pelleossa atipico perché mantiene la sua capacità di controllo delle situazioni e prosegue la sua lotta contro Garrett.
Dentro a questa sfida si staglia l’immagine bellissima e corposa di Charlotte, l’anello tra l’amore e la morte, la donna che, coi suoi baci alla francese, induce gli uomini a violenze, tenerezze e giuramenti
Steven Campagna. Il popolo degli specchi
Per quanto riguarda il romanzo come genere noir, ho sempre trovato appassionante poter conciliare realtà, misteri con la più genuina delle fantasie. Credo che un libro debba fare sognare, portare la mente oltre i confini della quotidianità, ma sempre nell’ottica di una visione delle cose che non può certamente scappare dal modello di uomo moderno. Leggende, storia e scorci di vita vera credo siano i giusti ingredienti per trasmettere il proprio messaggio ai lettori
LeggiBrivido breve: Meglio o…
Uccidere un uomo è meno difficile di quanto non si creda, farla franca è un po’ più complicato
LeggiLa spina dentro l’anima
5 su 5
di Davide Monda
La spina dentro l’anima, 2008, Il Ponte Vecchio
Presentazione a quadretti
I bambini nelle brevissime note riguardanti film, personaggi, telefilm, si esprimono in modo molto diretto su quanto osservato e lo fanno a partire dal loro modo di vedere il mondo. Questo a volte è ricco di sorprese ed è spesso anche divertente
Leggi2004. 1° classificato
Suoni colorati e boom boom nella testa. Dov’è il mio cuore? Boom boom. Spaccami l’anima. Strappami la lingua. Boom boom
Leggi"La Domenica del Corriere" ed il Giallo 1920-1940 / Parte 3 di 3 - Tradurre: sì, ma come?
Se all’inizio del secolo era necessario conoscere almeno una lingua straniera, e di solito era il francese, in quanto la maggior parte dei testi raramente si trovavano in italiano, negli anni del fascismo questo non fu più necessario. Crebbe il numero di coloro che si dedicavano alle traduzioni, mentre l’interesse si spostava verso il mondo anglo-sassone
LeggiRaul Montanari. Variazioni sul giallo ed altre perfezioni
Tanto amo come lettore il giallo classico, con il suo ritmo di ordine-trauma-ricomposizione, quanto sono poco interessato a scriverlo. Perlopiù mi sono tenuto bene alla larga dal giallo, cioè dalla narrativa d’indagine, mentre i miei libri somigliano di più al noir, ossia a una narrativa in cui sia presente un’azione criminale
LeggiRacconto: Emma (comic private eye 1)
Ci è piaciuta l'ironia con cui Elena Vesnaver ricostruisce un vecchio stereotipo, appunto quello del detective privato, dandogli corpo con una buona dose d'ironia e di comicità.
In quanto a disincanto e senso del sublime, l'esempio è da seguire. E noi speriamo di creare un filone all'interno della rubrica: il comic private eye
Nicola Verde. Un'altra verità
Giovedì 24 gennaio è venuto a Pistoia, ospite della trasmissione curata dall’associazione Giallo Pistoia per TVL, Nicola Verde, scrittore di origini campane (è nato in provincia di Caserta nel 1951), sardo negli affetti e romano di adozione. Non è una precisazione inutile perché le sue tre “anime” e i relativi dialetti sono presenti nelle sue opere. Nella sua gavetta, che, come gli piace dire, è stata lunga quanto per altri è lunga una carriera, ha scritto di tutto, ottenendo importanti riconoscimenti nel fantastico e nella fantascienza. Per poi approdare, con grande fortuna, al giallo. Ci promette che tornerà dalle nostre parti a giugno, in occasione della seconda edizione della manifestazione Serravalle noir. Ne approfitto per farmi rilasciare un’intervista
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