Roger Moore
Io & James Bond [15] Zona pericolo
È strano vedere un Bond che si muove tra scenari della Guerra fredda e l’invasione dell’Afghanistan a pochi anni dalla caduta dell’URSS e dalla fine dell’occupazione stessa
LeggiSkyfall: una visione contraria
Questo film ricorda certe operazioni di “finanza creativa” dove si distrugge un patrimonio acquisito nel tempo per ottenere un modesto risultato immediato, senza pensare al futuro. “Skyfall” azzera tutti gli sforzi fatti con “Casino Royale”, film imperfetto ma coraggioso
LeggiIo & Bond [12] Solo per i tuoi occhi
Il “giocattolone” tiene e, se pure stia andando in controtendenza con il cinema d’azione degli anni ’80, soddisfa i suoi fan più che nell’episodio precedente
LeggiIo & Bond [11] Moonraker
Alla fine un Bond di passaggio in cui il dato rilevante è proprio il transito da sceneggiature spettacolari ma abbastanza credibili a storie più labili al servizio dell’effetto speciale
LeggiIo & Bond [10] L'uomo dalla pistola d'oro
La trama è ben congegnata con tante trovate tecniche, ma non mancano inseguimenti e scazzottate. Persino l’immagine marziale che ne scaturisce è affascinante nella sua imperfezione
LeggiIo & Bond [09] La spia che mi amava
A metà degli anni ’70 Roger Moore era, indiscutibilmente, il nuovo Bond. “La spia che mi amava” rappresentò un rilancio e, rivedendolo oggi, c’è da comprenderne la ragione
LeggiIo & Bond [08] Vivi e lascia morire
Bond si adegua alle nuove regole dell’azione. Roger Moore rispetto a Lazenby è elegante, tirato e, se rivela un po’ di pancetta a torso nudo, ha l’aplomb giusto in giacca e quando veste di nero è convincente
LeggiIo & James Bond. Introduzione
Dalla revisione dei film di James Bond ho appreso moltissimo sul linguaggio, sulla visualizzazione delle vicende, sulla struttura della trama. Non importa il viso: Bond rimane Bond. Indiavolato, vigorosamente maschile, improbabile ma non impossibile
LeggiSpy Story a fumetti. James Bond 007
Storia della vita a fumetti del più celebre agente segreto del mondo
Leggi56. Gazzetta Marziale 37. La prova
Torna Van Damme in edicola con il suo primo (ed unico, per ora) film da regista. Un’avventura alla Errol Flynn, come l’ha definita lui stesso, e un film epico sulle arti marziali con un padrino d’eccezione: Roger Moore
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