Il Cenacolo delle sorelle, un thriller tutto al femminile intriso di mistero e magia, così come l’autore, Roger R. Talbot, che nessuno ha mai visto e di cui nulla si sa, tranne che è irlandese, italiano d’adozione, appassionato studioso di teologia, storia e letteratura ed è al suo secondo romanzo. Rapido come un film d’azione, coinvolgente, scorrevole. L’attenzione non è mai persa. La curiosità aumenta pagina dopo pagina. Favoloso, sensibile, crudo, acuto, romantico e spietato.

Seconda Guerra Mondiale. Il Cenacolo subisce la perdita di due delle tre Migliori, i massimi vertici della “sorellanza”. Il segreto non può morire con loro, e viene quindi criptato in un fondale teatrale. Un fondale che diventa leggenda per le altre Sorelle, come il Santo Graal per i Cavalieri della Tavola Rotonda. Un fondale che racchiude in sé il segreto dell’antico Libro di Foglie, risalente al Neolitico celtico. Un fondale che non deve cadere nelle mani sbagliate.

Giorni nostri. Mosca. Nadja Derzhavin non è convinta che sua madre sia rimasta vittima di un incidente sul set, mentre girava un film di fantascienza. Di sicuro uno dei molteplici nemici del padre, oligarca russo dagli affari poco leciti, c’entra qualcosa. Partono le indagini a fianco di un ex soldato siberiano, braccio destro di Derzhavin.

Giorni nostri. Londra. Victoria non può credere di essere stata scelta da Madame Iv per alcune lezioni private di recitazione e, quando varca la soglia del Best Actor Society Theatre Entertainment Television, non sa che la sua vita sta per cambiare radicalmente. Non sa che di lì a poco diverrà un’adepta. Non sa che in qualche modo sarà coinvolta nel mistero che è partito da Mosca, con l’omicidio della madre di Nadja.

Giorni nostri. Teatro Bolshoi. Le tre Maggiori si riuniscono.

La storia del fondale non è leggenda. E’ stato ritrovato a Mosca.

Bene.

No, è stato rubato. E’ stato macchiato con il sangue.

Tradimento?

Sì.

Chi?

Sicuramente una Sorella.

Improbabile, ma possibile.

Certo.

Mobilitazione.

Il lettore è catapultato tra Londra, Mosca, San Pietroburgo e Irlanda, sulle tracce del fondale e del Libro di Foglie, seguendo piste vere e false, tra organi di stato corrotti e pilotati. Seguendo la scia del sangue. Seguendo testi scritti con l’alfabeto ogamico, antico alfabeto celtico. Decifrando codici, interpretando segni.

Il Libro di Foglie deve essere ritrovato, ma dalle persone giuste, anzi, dalle donne giuste, perché, come forse disse Virginia Woolf, “Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”. Così è stato, così è e così deve continuare ad essere.

Che si celi una donna anche dietro la misteriosa identità di Roger R. Talbot?