Uscito nel marzo del 2008 per la casa editrice toscana Zona in occasione della fiera internazionale del libro di Torino, Il castello incantato è il quinto romanzo dell'autore friulano Emiliano Grisostolo.

Quest'opera, un noir che per suggestioni e atmosfere può essere incanalato nella corrente dell'hard boiled, tratta, come i lavori precedenti dello scrittore, un tema angoscioso e di grande attualità: la tratta di esseri umani e dei loro organi e fotografa una società e dei personaggi sporchi, marci e molto reali grazie ad uno stile asciutto e incisivo.

Romanzando dati elaborati dalla Direzione Centrale di Polizia Criminale infatti, Grisostolo presenta una storia che sembra uscita da un articolo di cronaca nera.

Questa in breve la trama del libro: Maria Purini, una brava ragazza di soli ventuno anni, sparisce misteriosamente, una sera di ottobre, non lontano dal centro di Milano.

Bartolomeo Noti, avvocato penalista in pensione, si mette sulle sue tracce, con l'aiuto di un amico magistrato e di una giovane prostituta somala.

Noti alla fine del romanzo riuscirà nell'impresa disperata di ritrovare la ragazza sana e salva e di smantellare un'organizzazione internazionale dedita al traffico di donne, neonati e organi umani.

Ma pagherà la sua determinazione a carissimo prezzo.

Per quanto riguarda gli aspetti più propriamente letterari, si può affermare che quest'opera sia molto bella e particolare sotto molti punti di vista.

La lingua, molto schematica e priva di fronzoli, è funzionale e adatta a descrivere situazioni e tematiche molto crude e particolari.

I personaggi che compaiono nel corso della vicenda, che si snoda su due binari che convergono solo alla fine del romanzo, sono reali e ben connotati.

Un ruolo importante per la vicenda lo gioca anche l'ambientazione.

La città di Milano infatti, di cui sono descritti solamente pochi scorci, contribuisce in modo determinante a dare all'opera quella sua aurea di negatività.

Se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo si può affermare che la figura dell'avvocato Bartolomeo Noti sia meno connotata psicologicamente rispetto ai personaggi negativi, quasi a testimoniare che il male sia molto più radicato e diffuso del bene.

Un altro aspetto del romanzo che spiazzerà il lettore è il finale, che non svelerò per non rovinare la sorpresa a chi voglia leggere il libro, in perfetto stile americano, che apre numerosi sviluppi per storie future.

Un ultima curiosità da segnalare è l'immagine di copertina, opera di Gwen Rigutto artista conterranea di Grisostolo, che nella sua semplicità è molto adatta a commentare la trama, i personaggi e le ambientazioni descritte nel volume.

Alla luce di quanto scritto possiamo quindi auspicarci che romanzi come questo, basati su temi reali e attuali, possano oltre che divertire e appassionare i lettori aiutarli a riflettere sulle piaghe della società moderna.