Da venerdì 29 aprile 2005 troveremo in edicola il numero 32 dei Classici del fumetto serie oro. L'iniziativa della Repubblica continua. Non si ferma al numero 31 come precedentemente annunciato. La notizia ancora più ghiotta sarebbe che a proseguire la raccolta ci sarà un albo dedicato all'eroe nero Kriminal. La raccolta prevede al momento altri 17 numeri (tra i quali segnaliamo Julia, Il Commissario Spada, Satanik e Cattivik per quanto riguarda la sfera thriller ma ci saranno anche capolavori quali le opere di Bilal e di Otomo e persino la recente Persepolis di Marjane Satrapi o il mitico Sandman di Neil Gaiman).

Ma per tornare a Kriminal, questo antieroe nerissimo è apparso per la prima volta in edicola nel '64, dopo soli due anni dalla nascita di Diabolik. Mentre quest'ultimo veste una calzamaglia nera, Kriminal indossa una tuta che riproduce le fattezze di uno scheletro. Entrambi i personaggi hanno in comune anche l'essersi dichiarati nemici del mondo e usano maschere per assumere qualsiasi identità. Kriminal è stato creato da una della più celebri coppie del fumetto italiano, Max BunkerMax Magnus, creatori anche di Satanik.

Lo stesso giorno in vendita con Repubblica in edicola ci sarà un romanzo di Corrado Augias, Quella mattina di luglio. Con il quale termina invece la serie delle Strade del giallo.

La trama: Roma, 19 luglio 1943. La routine quotidiana di Flaminio Prati, commissario del quartiere San Lorenzo, inizia con la segnalazione di un delitto avvenuto in un anonimo appartamentino del rione. Ma mentre Prati indaga sull'omicidio di una giovane donna, tutt'intorno cadono le bombe degli Alleati e i morti si contano a migliaia. E il commissario, uomo rispettoso del potere, inizia ad aprire gli occhi su una nuova realtà. Di fronte ai fatti inequivocabili di cui viene a conoscenza, è costretto a modificare i suoi valori. E soprattutto si pone nuovi interrogativi: che senso ha, in questo Stato allo sbando, senza guida e senza futuro, riuscire a consegnare alla giustizia il colpevole di una singola morte, mentre gli assassini sono ovunque?