Borderline, miniserie a fumetti edita da Free Books, è una storia pubblicata dieci anni fa su Lanciostory e mai ristampata fino a oggi, scritta da Carlos Trillo e disegnata da Eduardo Risso.
La serie di sette numeri in formato bonelliano, è ambientata in un futuro cupo, in una società rigidamente divisa tra ricchi e poveri in cui due fazioni rivali, dotate di un esercito privato, sono pronte alla guerra pur di imporre la propria droga con la quale addomesticare la plebe.
I due protagonisti della miniserie sono un uomo e una donna che un tempo si amavano ma che ora sono arruolati in eserciti rivali.
Tanto uno è malinconico e oppresso dai sensi di colpa, quanto l’altra disillusa ma nonostante ciò umana.
Borderline non fa parte delle migliori storie tra quelle scritte da Carlos Trillo, ma è comunque piacevole da leggere.
Ha un’ambientazione fantascientifica e si svolge in un futuro oscuro.
In essa sono presenti i soliti temi e personaggi abusati come: concetti sulla natura del potere, dell’oppressione e del controllo delle masse, due moderni Giulietta e Romeo oltre tuttavia ad alcuni momenti davvero poetici.
Il valore aggiunto in questo lavoro sono però senza dubbio i disegni di Risso.
In questa serie infatti, assistiamo alla maturazione del suo bianco e nero, che arriva, verso la fine della storia, a livelli altissimi, soprattutto per sintesi e controllo della luce.
Le splendide tavole del disegnatore argentino, esaltate dal formato ridotto e dalla carta bianchissima, ci mostrano un mondo in bianco e nero, dominato sempre da principi netti opposti e contrastanti.
Fa eccezione soltanto l’interiorità dei personaggi che è incerta e problematica.
Tutto questo poi è arricchito dalle meravigliose copertine di Giuseppe Palumbo anche in questo caso all’altezza della sua fama.
La struttura in brevi episodi comporta una trama molto densa di avvenimenti e di idee rispetto allo standard bonelliano, ma una minore unitarietà della storia.
Alcuni episodi si allontanano infatti dalla trama portante, cui però ritornano dopo alcune pagine.
Le deviazioni sbilanciano la narrazione, frammentandola e questo può risultare un ostacolo alla lettura.
Il risultato, nonostante qualche caduta di stile, è comunque superiore alla maggior parte dei fumetti ora in edicola.
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