Hitchocockiana suspense magistralmente calibrata e ben interpretata da un ottimo Ewan McGregor questo L’uomo nell’ombra (nonostante il triste titolo italiano) tratto dal Best seller The ghost writer. Affascinanti l’ambientazione, su una ventosa isoletta dell’Atlantico, e il passamano finale del biglietto con la soluzione dell’enigma (in panoramica orizzontale) che richiama il passa-chiave (in verticale) del finale di Notorius, con conclusione fuoricampo altrettanto raffinata ed efficace. Avvincente, anche se non per tutti, quest’ultimo Polanski. A metà proiezione, nel buio del multisala, una signora chiedeva all’amica “ti spiace se mi appisolo sulla spalla di tuo marito? Qui ancora non succede nulla, ed è di una lentezza…” Le signore si sarebbero sicuramente divertite di più nella sala accanto a vedere il fracassone From Paris with love con John Travolta e la moglie di Taricone.
L’Uomo nell'ombra - USA, Germania, Francia 2010 - 131’
Regia: Roman Polanski
Con Ewan McGregor, Pierce Brosnan, Kim Cattrall, Olivia Williams, James Belushi, Timothy Hutton, Eli Wallach, Tom Wilkinson, Robert Pugh, Jaymes Butler, Daphne Alexander
Somiglia troppo a Tony Blair questo Adam Lang, ex primo ministro laburista britannico incriminato per abuso di potere e per aver trascinato il paese in una guerra insensata, vive con moglie, segretaria e guardie del corpo su un'isola negli Stati Uniti dove viene raggiunto da un ghost writer incaricato di rivedere la sua autobiografia. Lo scrittore che sostituisce il precedente ghost writer morto cadendo da un traghetto in circostanze misteriose, comprende presto di essersi cacciato in una scottante impresa e non solo sul piano letterario…
Departures è destinato a non esser visto. In Emilia Romagna è presente in una sola sala a Bologna (sempre la stessa, piccola, scomoda e senza parcheggi). Interessante e suggestivo ha il difetto di essere lento quanto l’antico cerimoniale giapponese del nokanshi che rappresenta. Sarà che vedendolo ci si rende conto che prima o poi da lì ci si deve passare tutti, mentre i corpi vengono vestiti senza mai essere mostrati, il pubblico in sala non fa che toccarsi, per questo si raccomanda la visione del film in compagnia… almeno per farsi toccare.
Departures - Giappone 2008 -130’
Regia: Yojiro Takita.
Con: Masahiro Motoki, Ryoko Hirosue, Tsutomu Yamazaki, Kazuko Yoshiyuki, Takashi Sasano
Il violoncellista Daigo, senza lavoro dopo lo scioglimento della sua orchestra, tornato con la moglie al paese d'origine, trova impiego presso un’agenzia che si occupa della deposizione dei cadaveri prima della cremazione. Dapprima titubante si lascia convincere dagli insegnamenti del becchino Sasaki ritrovando il sorriso di un tempo. Ma quando la moglie scopre la sua nuova occupazione lo abbandona…
La Schermitrice, accanita gattara, aveva intuito da subito che qui non avrebbe trovato trippa per gatti. Pur apprezzando le lodevoli motivazioni che hanno spinto l’uscita di questo insolito videoclip, il divieto di cantare e suonare l’Indie rock in Iran e di esprimersi artisticamente in generale e la bella musica che fa comunque venir voglia di comprare il cd, ha fatto una fatica boia a vederselo tutto. Lo sa è brutto da dirsi, ma non sa che farci… Doriana poi, l’amica che l’accompagnava, che se l’è dormito tutto, rincasando annoiata le faceva notare che “…oltretutto quei gatti non erano neppure persiani”…
I gatti persiani – IRAN 2009 – 106’
Regia: Barman Ghobadi
Con: Negar Shaghaghi, Ashkan Koshanejad, Hamed Behdad
Negar e Ashkan tentano di mettere su un gruppo musicale a Teheran coinvolgendo altri musicisti, coscienti che in patria non riusciranno mai ad esprimersi come vorrebbero. Cercheranno di convincere i compagni a lasciare clandestinamente l'Iran. Ma senza soldi e senza passaporto l'impresa si rivelerà ardua…
Mine vaganti. E riecco la solita tavolata mista di amici e parenti, etero e gay, che litigano e discutono finché la consueta morte improvvisa di una persona cara li riavvicinerà tutti sul finale, stavolta manca solo l’onnipresente caratterista turca (che fine avrà fatto? Forse doveva fare altre traduzioni per il Papa?). Qui Riccardo Scamarcio per la prima volta in un ruolo omosessuale assesta una vera mazzata alle fan dello Step di Tre metri sopra il cielo e un imbolsito Alessandro Preziosi a quelle del Conte Ristori di Elisa di Rivombrosa. Ma vedremo di farcene una ragione.
Mine vaganti – ITALIA 2010 – 110’
Regia: Ferzan Ozpetek
Con: Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Ilaria Occhini, Bianca Nappi, Massimiliano Gallo, Paola Minaccioni, Emanuela Gabrieli, Carolina Crescentini
La famiglia Cantone proprietaria di un importante pastificio nel Salento si riunisce a cena in occasione del ritorno del giovane figlio Tommaso per sancire ufficialmente il passaggio della gestione aziendale ai due figli maschi. Tommaso però è pronto a sconvolgere i piani familiari dichiarando apertamente la propria omosessualità, ma durante il pasto viene anticipato dal fratello maggiore Antonio che, dopo tanti anni di fedele servizio agli affari di famiglia, si dichiara omosessuale prima di lui e viene per questo espulso. Per non distruggere definitivamente l'orgoglio del padre, colto da un collasso per la rivelazione, a Tommaso non resta che tacere e assecondare momentaneamente gli oneri familiari.
Dopo Pirati ai Caraibi riecco al famoso urlo di “liberate il Kraken!” un noioso remake dell’omonimo Scontro tra titani del 1981, allora interpretato da uno sconosciuto Harry Hamlin che ebbe l’unico merito di mettere incinta l’allora quarantenne Ursula Andress. Questa nuova versione è popolata da legnosi scorpioni giganti fatti della stessa fibra dell’armatura di Perseo, da un plastico dell’Olimpo che nemmeno Bruno Vespa prenderebbe in considerazione, da dei con un trucco e parrucco da oratorio, da un Pegaso (nero) che vola malissimo, da tanti personaggi presentati in pompa magna che scompaiono quasi subito senza mai essere utilizzati, da una Medusa sgominata senza sforzo e da un tentacolare gigantesco Kraken, che viene pure lui eliminato in pochi secondi senza nemmeno lasciargli il tempo di spaventare i bambini, in un inutile 3D che fa solo pesare gli occhialini sul naso.
Scontro tra Titani – USA, Gran Bretagna 2010 – 106’
Regia: Louis Leterrier. Con Sam Worthington, Liam Neeson, Ralph Fiennes, Gemma Arterton, Mads Mikkelsen.
Il semidio Perseo decide di salvare la figlia del re di Argo, Andromeda, dalle minacce del dio degli inferi Ade che intende sguinzagliargli contro il grande Kraken.
Per farlo si caccerà in un mare di guai…
Che il prossimo Kraken sia con voi!
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