Val di Stava, Trentino, 1985.

“Ridente” località montana, luogo di amene villeggiature. Fino a che non arriva il fango.

Quel fango che si porta via risa e serenità, si porta via case e averi, si porta via vite. Non solo quelle dei morti, ma – nel dolore e nella rabbia - anche quelle di quanti li hanno amati. E non possono e vogliono dimenticare.

Il fango arriva il 19 luglio: la minaccia sospesa, ignorata, si trasforma in infernale realtà. I bacini di decantazione di una miniera della Montedison, posti sul versante del monte Prestavél che sovrasta la valle, cedono di colpo. Per la valle e il paesino sottostante non c’è speranza: preceduta da una letale onda d’urto, una massa enorme di acqua, sabbia, limo e sostanze di lavorazione, dilaga ad una velocità che sfiora i 90 all’ora, divorando quanto trova sulla sua strada, alimentandosi di erosioni e alberi, e poi di case, macchine, mobili e cadaveri. Lasciandosi dietro la sua scia una spessa bava di mota, che si secca in un enorme, osceno, tumulo.

Una piccola apocalisse, che ha però una causa ben precisa. Umana, non divina. Che ha vari responsabili. Non abbastanza puniti alcuni, del tutto impuniti altri. L’ennesima lordura sulla giustizia italiana. Perché quella di Stava è, purtroppo, una tragedia realmente accaduta, con 268 vittime accertate.

Riva del Garda, Trentino. Oggi.

Un uomo viene massacrato a martellate. Un delitto che pare di semplice risoluzione, l’assassino perfetto è già pronto, basta rintracciarlo: un giovane rumeno, amante per denaro della vittima, ora in fuga. Non può che essere stato lui! Ma la faccenda non è semplice affatto. Ed è anche fottutamente pericolosa, come avrà modo di appurare l’investigatore privato Butch Moroni, coinvolto nella vicenda più per amore di una vecchia fiamma che per possibilità di guadagno. Ad una morte, ne seguiranno altre. Mentre agli occhi del milanese Butch apparirà sempre più chiaro che anche il Trentino, oasi autonoma, non è comunque immune agli intrallazzi politici, alla corruzione, alla speculazione edilizia, alla criminalità ambientale, ai pericoli di fatali disastri ecologici …

Con rabbia e amarezza, Butch scoprirà anche i fili intrecciati che legano il passato al presente, e ciò che lega il fango assassino al fango dell’animo umano.

Quella sopra descritta è in estrema sintesi la trama di Solo fango, l’ultimo romanzo di Giancarlo Narciso, uscito a marzo nella collana VerdeNero - Noir di ecomafia, delle Edizioni Ambiente. La collana, lo ricordiamo, è promossa da LegaAmbiente, e si propone di porre di porre l’accento su varie problematiche ambientali e sociali attraverso le potenzialità della letteratura noir italiana. Tra gli altri autori che in precedenza hanno contribuito a questo progetto editoriale con i loro romanzi, citiamo Sandrone Dazieri, Giacomo Cacciatore, Alfredo Colitto, Wu Ming, Eraldo Baldini, Loriano Machiavelli, Carlo Lucarelli, Giancarlo Cataldo, Licia Troisi, Tullio Avoledo, Patrick Fogli, Simona Vinci, ValerioValesi

Giancarlo Narciso nasce nel 1947. Cresce tra Milano e il Trentino. Nel 1978 lascia l’Italia. Vive in Kuwait, India, Nepal, Indonesia, Filippine. Si stabilisce quindi in Giappone, dove fa l’interprete. Nel 1982 si sposta negli Stati Uniti. Poi passa in Messico, dove matura idee e scenari per i suoi primi romanzi: I guardiani di Wirikuta e Le zanzare di Zanzibar (Granata Press, poi ristampato da Fazi). Dal 1988 lo ritroviamo a Singapore, dirigente locale di una azienda italiana. Esperienza da cui ricava il giallo Singapore Sling (Mondadori, Premio Tedeschi 1998). Rientra in Italia nel 1993. Da allora si divide tra Riva del Garda e Lombok, in Indonesia. Tra gli altri romanzi: Sankhara (Fazi) Incontro a Daunanda (Flaccovio, Premio Scerbanenco 2006), Missing (in Arrivederci & Amen, Aliberti), Un’ombra anche tu come me (PerdisaPop).  Scrive anche per la collana Segretissimo/Mondadori, per la quale ha ideato il serial Banshee: delle spy story avventurose che firma con lo pseudonimo di Jack Morisco (Furia a Lombok, Le Tigri e il Leone, L’arma birmana e Manila Sunrise).

I suoi romanzi e racconti spaziano dal noir allo spionaggio avventuroso, dal giallo alla narrazione on the road. Sono tutti intrisi delle sue disparate esperienze: interprete, modello, comparsa, reporter sportivo, contrabbandiere, dirigente d’azienda… Tra le caratteristiche principali della narrativa di Narciso c’è la cura delle ambientazioni (prettamente esotiche, ma talvolta anche italiane) e la grande psicologia ed empatia con cui cala i profili umani all’interno di trame sagaci e coinvolgenti.

A volte, i suoi personaggi ritornano in più romanzi. E’ il caso non solo dell’eroe seriale Oliver McKeow, protagonista di Banshee, ma anche di Sergio Biancardi (presente in Missing e Manila Sunrise), di Rodolfo Capitani (Le farfalle di Zanzibar, Singapore Sling, Incontro a Daunanda) e infine proprio di Butch Moroni, già protagonista di Sankhara (romanzo anch’esso ambientato in Trentino, finalista qualche anno fa al Premio Scerbanenco), e ora nuovamente in campo con Solo fango.

Come consuetudine, riportiamo infine la quarta di copertina del testo presentato.

Chi ha ucciso chi e perché. Questi gli interrogativi che dominano l’ennesima indagine di Butch Moroni, nello scenario apparentemente rassicurante di Arco e Riva del Garda. Incaricato di ritrovare una persona scomparsa, Butch deve ben presto fare i conti con una catena di omicidi in cui niente è come sembra. Attivisti ambientali impegnati a scongiurare disastri ecologici, presunti colpevoli e colpevoli dichiarati, vecchi amici e nuovi arrivi, politici corrotti e protagonisti dal colposo passato. E, al centro, una discarica di rifiuti in procinto di spazzare via interi paesi.

Un’indagine serrata che svela un Trentino differente, anch’esso risucchiato nella melma della criminalità ambientale e degli interessi politici, che sembra aver dimenticato duecentosessantotto persone morte venticinque anni fa. In uno scenario tragicamente reale, tra sospettati eccellenti e inquirenti poco interessati a scoprire la verità. Perché “la verità è là fuori, di fronte agli occhi di tutti. Basta volerla vedere.”

Giancarlo Narciso – Solo fango. VerdeNero, Edizioni Ambiente. Pag. 272. Euro 16,00.

Links:

- www.edizioniambiente.it

- www.verdenero.it

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- la recensione di Marilù Oliva http://www.thrillermagazine.it/libri/9639

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