Due ore e mezzo di ultraviolenza in un film che avvince fino alla fine (anche se una sforbiciata di un quarto d’ora l’avrebbe reso ancor più dinamico).
Nonostante i riconoscimenti ricevuti Il Profeta è cresciuto soprattutto col passaparola.
Per stomaci forti le scene in cui il protagonista deve nascondere a più riprese una lametta in bocca per sgozzare un altro detenuto.
Largamente appagante il finale.
Presente a Bologna in due sale piccole, scomode da raggiungere e carenti di parcheggi, ha fatto il pienone. Non lasciatevelo assolutamente sfuggire!
Il Profeta – Francia/Italia - 2009 -155’
Regia: Jacques Audiard
Con: Tahar Rahim, Niels Arestrup, Adel Bencherif, Reda Kateb, Hichem Yacoubi.
Accettata la protezione di un mafioso corso in cambio di un omicidio, il diciannovenne Malik El Djebena, condannato a sei anni di prigione per aver aggredito un poliziotto, dopo aver imparato a leggere e scrivere amplia le proprie conoscenze e da inizio ai suoi traffici approfittando dei permessi per buona condotta.
Entrato in galera povero ne uscirà a capo di un impero, con tre lussuose auto pronte a scortare i suoi primi passi da uomo libero…
Amore liquido, opera prima del regista Marco Luca Cattaneo, è il primo film sulla pornodipendenza, che insospettabilmente pare mieta vittime quanto fumo, alcol e droghe. “Una volta entrati nel tunnel difficilmente se ne esce senza aiuto e cure adeguate…” ci racconta un vero pornodipendente nel dibattito che segue questa pellicola indipendente a basso budget (solo 15.000 euro di spese vive, dove tutti hanno lavorato gratis, Schermitrice compresa).
Solitudine e difficoltà di comunicazione inducono a guardarsi un film porno dietro l’altro a discapito di lavoro, amicizie e affetti. Maschietti ridotti a diventare uomini di polso davanti a uno schermo fino all’impotenza, lasciando inoperose mogli, fidanzate, trans e professioniste.
Meditate maschi, meditate…
Amore liquido – ITALIA 2008 – 100’
Regia: Marco Luca Cattaneo
Con: Stefano Fregni, Sara Sartini, Pina Randi, Martina Capannini, Debora Pradarelli, Pier Paolo Paganelli, Carlotta Del Gratta, Carlotta Bergamo
In un’agostana Bologna torrida e semideserta, l’operatore ecologico Mario incontra Agatha, che sembra scuoterlo dall’abituale torpore in cui è imprigionato da sempre, diviso com’è tra lavoro, una madre inferma, una sorella petulante e la sua conclamata pornodipendenza, che lo spinge a passare tutto il tempo libero a scorrere film a luci rosse al computer.
Entrambi soli i due cercano di instaurare il rapporto affettivo che tanto manca a entrambi e che potrebbe sfociare in una relazione stabile se non fosse che…
Invictus. Interessante e intenso quest’ultimo film di Clint Eastwood anche per gente che non s’intende di rugby.
Fortunatamente le parti giocate in campo occupano pochi ritagli dell’opera anche agli occhi di chi non capisce il perché di mischie nel fango, ignora le regole del gioco e non si sente neppure spronato a impararle.
Curiosa la scelta di Matt Damon nella parte del capitano del Team South Africa Springboks, vista la bassa statura e il nasino da collegiale prontamente rimediati con riprese dal basso verso l’alto e da un maschio naso posticcio, che in alcune inquadrature mostra colorazioni completamente diverse dal resto della faccia.
Sempre bravo e calibrato Morgan Freeman raccomandato dallo stesso Nelson Mandela per la parte e molto somigliante fisicamente.
Invictus – USA 2009 – 134’Regia: Clin Eastwood
Con: Morgan Freeman, Matt Damon, Tony Kgoroge, Patrick Mofokeng, Matt Stern.
Racconta del tentativo di Mandela, dopo 27 anni di prigionia, di riunificare la nazione dopo la caduta dell’Apartheid, della sua corsa alle elezioni come Presidente del Sud Africa e di come ha saputo sfruttare la premiazione degli Springbooks alla Coppa del Mondo di Rugby del 1985 per la riconciliazione tra bianchi e neri del Sud Africa.
Il film originariamente intitolato The Human Factor è stato ribattezzato Invictus, Invincibile, come il poema spesso citato da Mandela e composto da William Earnest Henley nel 1875.
E’ complicato. Deliziosi più i trailer del film stesso che già raccontano tutta la pellicola ancor prima di vederla.
Si ride puntualmente delle confidenze alla Sex in the city della Streep alle amiche e della famosa scena dell’opimo Baldwin che si esibisce nudo davanti alla webcam ai danni del malcapitato Martin.
120 lunghi minuti per una commedia dai ritmi teatrali che ci avrebbe guadagnato durando meno, con una Meryl Streep particolarmente ridanciana, che da un anno a questa parte sembra ormai definitivamente lanciata solo verso i fornelli.
E’ complicato - USA 2009 – 120’
Regia: Nancy Meyers
Con: Meryl Streep, Steve Martin, Alec Baldwin, John Krasinski, Lake Bell, Mary Kay Place, Rita Wilson, Alexandra Wentworth, Hunter Parrish, Zoe Kazan, Daryl Sabara, James Patrick Stuart
La trasferta a New York per il diploma di uno dei tre figli riunisce Jane e Jake Adler, divorziati da oltre dieci anni, dando inizio a una complicata relazione extraconiugale proprio mentre il timido architetto Adam, neodivorziato, comincia a corteggiare Jane, mai completamente ripresasi dai dolori del divorzio.
Happy Family. Un divertente primo tempo per questi 8 personaggi in cerca d’autore che si presentano allo spettatore raccontandosi direttamente in camera. Graziosa la gag dell’incomprensibile massaggiatrice cinese. Godibili alcune battute sui cani del simpatico Abatantuono. Meno divertenti, nel secondo tempo, gli 8 personaggi che si litigano la parte alle spalle dell’autore seduto al computer e la finta di chiudere il film in fretta e furia lasciando gli spettatori al buio per qualche minuto a guardarsi intorno sconcertati. Vabbé…
Happy Family – ITALIA 2010 – 90’
Regia: Gabriele Salvatores
Con: Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Margherita Buy, Carla Signoris
I sedicenni Filippo e Marta vogliono sposarsi. Alla cena che li riunisce coi loro genitori, finisce anche Ezio, il narratore della storia, coinvolto da un incidente in bicicletta e da un colpo di fulmine in ascensore.
La storia è da lui stesso inventata con quel che ha in casa: una pallina della lavatrice, un disco di Simon e Garfunkel, una cartolina da Panama…
Che Il profeta sia con voi!
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