Presentato alla carmesse fumettistica Lucca Comics 2009, è uscito nel mese di novembre in tutte le fumetterie italiane, pubblicato dalle Edizioni Arcadia di Bergamo, il dodicesimo e penultimo capitolo della saga de L'Insonne dal titolo Il male dentro.
Questo numero, che mischia abilmente fatti di cronaca e fantasia, scritto da Giuseppe Di Bernardo e Francesco Matteuzzi, sceneggiato da Francesca Da Sacco e disegnato da Elena Cesana, Rossano Piccioni e Michela Da Sacco, vede la deejay notturna Desdemona Metus, nella ricerca di fare chiarezza nella propria vita e riprendere le fila del proprio passato, alle prese con la terribile organizzazione denominata Loggia Nera, che, in questa nuova avventura, non ha paura di usare, per i suoi terribili scopi, una coppia di kamikaze, messaggeri di un'antica profezia del noto alchimista, astrologo e medico svizzero Paracelso, pronti a tutto.
Prendendo spunto da una vicenda avvenuta durante l'intervento americano in Medio Oriente infatti, gli autori raccontano, con molto tatto e non scadendo mai nella retorica, il tormento di una donna, alla ricerca di una vendetta, che il dipanarsi della narrazione porterà a confrontarsi con la protagonista.
Comprimario di rilievo è Piero Conti, soprannominato "Boss", il burbero proprietario di Radio Strega, che accompagna Desdemona nel corso di tutta la storia e di cui nell'albo vengono rivelati alcuni episodi relativi al suo passato, trattati con delicatezza e sensibilità da Francesca Da Sacco.
Analizzando poi questo ennesimo entusiasmante e bel numero si può notare come anche gli autori dei disegni non sono stati scelti a caso.
Il tratto essenziale e duro di Elena Cesana è infatti molto coerente con la vicenda cruda raccontata nell’albo mentre la mezza tinta di Rossano Piccioni il cui segno, caratterizzato da nitidezza e luminosità, si inserisce nella corrente della "linea chiara" è sicuramente adatto per realizzare la lunga sequenza in costume relativa alle vicende che riguardano Paracelso.
La veterana Michela Da Sacco infine ci racconta, con il suo tratto fresco e dinamico, influenzato da disegnatori come l’americano Joe Madureira, il passato da pugile del Boss.
Il tutto racchiuso dalla splendida copertina dai colori sgargianti di Marco Checchetto.
Come nel numero precedente è necessario sottolineare la bellissima edizione editoriale dell'albo, dal prezzo maggiorato a causa della limitata distribuzione, che si compone di carta lucida e pesante, neri pieni e copertina satinata.
Alla luce di quanto scritto non si può che lodare ancora una volta gli autori di questo numero molto bello sia per trama che per disegni di cui è vivamente consigliata la lettura oltre che agli appassionati di buon fumetto anche a quelli di letteratura e cinema di genere.
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