Molti ricorderanno Trasparenze, un romanzo che coniuga thriller psicologico e spy fiction, portato in Italia nel 2005 da Ponte alle Grazie. L’autore di Trasparenze è Ayerdhal, nom de plume di Marc Soulier, uno scrittore francese nato a Lione nel 1959, narratore impegnato e originale, vincitore di svariati riconoscimenti letterari (tra cui il Prix Ozone, il Prix Tour Eiffel e – in due occasioni – il Grand Prixd de l’Imaginaire) e molto amato dai lettori d’Oltralpe, in particolare dagli appassionati di science fiction.

E’ infatti la fantascienza il campo d’azione preferito di Ayerdhal: lo dimostrano vari dei racconti e romanzi della sua produzione, alcuni dei quali raccolti in due cicli (quello di Daym e quello di Mytale). In Italia, abbiamo avuto esempio delle sue doti di narratore di SF con il romanzo Stelle morenti, una collaborazione con Jean-Claude Dunyach pubblicata da Fanucci, e con il racconto Terra nostra (Speciale Urania 18, Mondadori).

Ma i confini tra i generi spesso non esistono. Anche quelli tra thriller e SF, come spesso è evidente in tanti film oltre che molti libri. Lo dimostra anche una delle più interessanti e fortunate tra le opere di Ayerdhal: stiamo parlando di Demain, une oasis, un romanzo pubblicato in prima battuta da Fleuve noir nel 1992, premiato l’anno seguente con il Grand Prix de l’Immaginaire, e ristampato con rinnovato successo nel 2006 per l’editore Au Diable Vauvert, in una stesura rivista e aggiornata dall’autore.

E’ questa l’edizione che dal novembre scorso è disponibile, per i tipi della Nord, nelle librerie italiane: Domani, un’oasi.

E’ un romanzo che Ayerdhal ama molto. Lo ritiene scritto più “di pancia” piuttosto che più “di testa”, con un impegno ben preciso, che però fluisce scorrevole attraverso i personaggi e le loro azioni. Un thriller il quale, nell’appassionare, si propone di stimolare delle riflessioni che, a distanza di diciassette anni dalla prima edizione non hanno certo perso senso, così come non lo ha perso la carica d’attualità che emerge dal testo rispetto ai rapporti tra il Nord e il Sud del mondo, con l’Africa in particolare).

Ecco la quarta di copertina.

“Ha quarant’anni e lavora a Ginevra per la Comunità Europea. È un medico, ma non ha mai esercitato: in realtà è un burocrate ben pagato senza prospettive di carriera. Poi, una sera, la sua vita cambia radicalmente. Mentre sta tornando a casa, la sua auto viene bloccata, due uomini armati gli intimano di uscire, lo drogano e lo chiudono nel portabagagli di una limousine nera. Il tempo si ferma, sprazzi di coscienza in una cantina buia, sedativi, sonno, incubi… Quando riprende i sensi, l’uomo si ritrova in un minuscolo agglomerato di capanne e grotte da qualche parte in Africa e, senza spiegazioni, gli viene ordinato di unirsi agli altri medici che assistono i malati del villaggio. Disorientato e rassegnato a una sorte che non riesce a capire, l’uomo comincia così un lavoro massacrante e tuttavia inutile, a causa della carenza di strutture e medicinali adeguati. Eppure, a poco a poco, in lui si fanno strada domande inquietanti: e se i suoi rapitori incarnassero l’ultima, flebile speranza di salvezza per un’umanità sull’orlo del collasso? E se la loro missione –irrealizzabile ma necessaria – fosse creare un’oasi di pace e di prosperità per tutti coloro che non si piegano all’egoismo dei Paesi industrializzati?

Vincitore del prestigioso Grand Prix de l’Imaginaire, Domani, un’oasi è un romanzo insieme commovente e scioccante, che delinea il futuro di un mondo - il nostro mondo - che non vuole arrendersi al suo inevitabile destino.

I GIUDIZI

«Intrepido, epico, incredibilmente contemporaneo.» L’Humanité

«Lo stile di Ayerdhal è meraviglioso.» Le Figaro Littéraire”

Ayerdhal – Domani, un’oasi. Traduzione Claudia Lionetti. Collana Narrativa. Editrice Nord. Pag. 224. Euro 16,60.