Quasi il 60% dei libri che vengono pubblicati nei paesi scandinavi negli ultimi anni sono gialli (secondo recenti studi di Norla – l'Istituto di Cultura Norvegese – più della metà del mercato librario norvegese è occupato da noir e crime fiction). Un dato forte, certamente rappresentativo di un nuovo trend culturale: oggi il compito di raccontare le inquietudini del nostro tempo è affidato al “giallo venuto dal nord”.
La casa editrice italiana Iperborea ha deciso di pubblicare il giallo nordico con 4 titoli all'anno. Il 4 novembre 2009 sarà la volta di Satelliti della morte di Gunnar Staalesen, “uno dei migliori scrittori di gialli e thriller” secondo Te Times. Dopo il romanzo di Staalesen, saranno pubblicati La morte che seccatura di Torgny Lindgren & Eric Åkerlund (20 novembre 2009), Il Blues del rapinatore di Flemming Jensen (giugno 2010), Assassinio di lunedì di Dan Turell (settembre 2010) e Il Fuggitivo di Olav Hergel (ottobre 2010).
I gialli di Iperborea saranno attenti ai temi sociali e politici, e come nella tradizione della casa editrice, anche alla scrittura, alla rivisitazione del genere, all'ironia. Gialli a modo nostro: di qualità, divertenti, raffinati.
Satelliti della morte di Gunnar Staalesen (Iperborea) ha come protagonista Varg Veum. C’è tutta l’autoironia romantica di Hammett e Chandler nella storia di Varg Veum, l’eroe disincantato, il lupo solitario con cui Gunnar Staalesen ha conquistato il Nord. Protagonista di sei film, tradotto in dodici lingue, Varg Veum è il nuovo Philip Marlowe: scettico e compassionevole, ironico e sempre innamorato, un investigatore privato con la vocazione di eroe pronto a salvare la principessa di turno e consolare le inevitabili delusioni con l’acquavite.
La trama: Settembre 1995: Varg Veum è nel suo ufficio a Bergen, quando riceve una telefonata che lo riporta indietro di venticinque anni, al tempo in cui era un operatore sociale giovane e idealista, impegnato nella difesa dell’infanzia. Un bambino separato dalla madre in circostanze tragiche spunta fuori dopo dieci anni, in relazione alla morte misteriosa di uno dei membri della famiglia che lo aveva preso in affido. Passano altri dieci anni, e il ragazzo è di nuovo coinvolto in un episodio drammatico ma oggi, divenuto adulto, sembra deciso a vendicarsi di coloro che hanno distrutto la sua vita, in particolare di un certo assistente sociale di Bergen… In lotta contro il tempo, Varg Veum dovrà risolvere vicende le cui radici, lunghe e intricate, affondano in un passato che non potrebbe essere più oscuro. Disincantato realista, sensibile al fascino femminile e all’ebbrezza dell’alcool, Varg Veum è un lupo solitario ugualmente a suo agio tra le montagne intorno a Bergen come nelle periferie spersonalizzate delle nuove città industriali norvegesi, delle quali è acuto osservatore. La sua carriera nel servizio di protezione dell’infanzia è finita quando ha spaccato la faccia a un tizio che voleva far prostituire una bambina. Da allora Varg Veum si guadagna la vita come investigatore privato, ma la sua vocazione di eroe è rimasta intatta.
Gunnar Staalesen è nato a Bergen, in Norvegia, nel 1947. Dal 1975 si è applicato al poliziesco di grande tradizione classica, quella di Chandler e Hammet, rinnovandolo grazie all’invenzione del detective privato Varg Veum, protagonista finora di tredici romanzi tradotti in dodici lingue e adattati per il cinema e la televisione. Staalesen è anche autore di romanzi storici dedicati alla sua città natale. I guardiani della morte è il primo romanzo della collana di “gialli” Iperborea, Ombre.
“Una storia straordinaria!” Morten Abrahamsen, VG Nett
“Un giallo che lascia il segno!” Bergens Avisen
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