A metà settembre è stato distribuito nella sale italiane il film The Informant che era stato presentato fuori concorso alla 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. In contemporanea con il film è stato pubblicato il relativo romanzo sempre con lo stesso titolo: The Informant (The Informant: A True Story, 2009) opera dello scrittore e giornalista investigativo Kurt Eichenwald.

Mescolando abilmente generi diversi come il thriller, la dark commedy e lo spionaggio industriale il romanzo (e il film) narrano di un fatto realmente accaduto e cioè di come un agente dell'FBI, Brian Shepherd, con l'aiuto di un biochimico, Matt Whitacre, riescono a smascherare una multinazionale che controlla i prezzi sul mercato internazionale.

Mark Whitacre è un manager della società ADM, grande azienda che si occupa della trasformazione dei derivati agricoli. Per una serie di circostanze Mark denuncia presso l'FBI le tante attività illegali della sua azienda, convintissimo di fare una cosa giusta e che per questo riceverà anche delle promozioni.

Però, man mano che le indagini vanno avanti le cose si complicano e gli agenti dell'FBI non riesco più a capire cosa c'è di vero in quello che afferma Mark Whitacre perchè è vero che quest'ultimo fa rivelazioni scottanti ma è evidente che nasconde qualcosa di ben più grave.

Kurt Alexander Eichenwald è nato nel 1961 e lavoro da molti anni come giornalista investigativo, si è occupato per il New York Times di numerose inchieste su corruzione e scandali finanziari.

Tra i vari suoi libri ricordiamo Conspiracy of Fools sul caso Enron.

Pochi l'hanno sentita nominare, ma è presente sugli scaffali di tutti i supermercati. E non solo: la ADM, grande azienda di trasformazione di derivati agricoli, dal suo quartier generale nella pacifica Georgia intreccia le proprie fortune commerciali con l'alta politica americana, finanziando esponenti di entrambi i partiti e ottenendo in cambio una protezione senza precedenti nella storia del libero mercato. Quando l'azienda subisce il ricatto di un gruppo di sabotatori industriali giapponesi il giovane presidente della divisione biotecnologie, Mark Whitacre, deve suo malgrado collaborare con l'FBI. Ma fin dall'inizio delle indagini, gli agenti capiscono che c'è qualcosa che non va: se ADM è la parte lesa, perché i suoi dirigenti sono così restii a cooperare con la giustizia? Quando alla fine di un'inchiesta segretissima il processo sulla clamorosa operazione di cartello che fa capo alla ADM arriva in aula, il testimone principale dell'accusa si rivela stranamente inaffidabile, contraddittorio, al limite della labilità psichica. Per anni complice delle pratiche illegali dell'azienda che ha contribuito a rendere grande, quali altri segreti nasconde Mark Whitacre, l'uomo che ha fatto crollare un impero apparentemente invincibile?

I nomi sono stati cambiati, ma i fatti, gli inganni, le bugie, sono tutti veri. Questo libro ricostruisce nei dettagli la storia dell'ascesa e del declino di un'azienda come tante altre, che come tante altre prospera all'ombra della politica e ha il potere di alterare le abitudini di milioni di consumatori per il proprio profitto. Avvincente come un thriller, racconta la più grande truffa ai danni dei consumatori mai scoperta, e l'oscura deriva psicologica dell'unico anello debole della congiura. L'unico testimone.

The Informant di Kurt Eichenwald (The Informant: A True Story, 2009)Traduzione Andrea Zucchett; Massimo Gardella; Manuela Carozzi, Rizzoli, pagg. 624, euro 22,00

ISBN 978-88-17-03485-2