Marco Vichi è scrittore fiorentino, sceneggiatore sia televisivo che teatrale nonchè ideatore del celebre commissario Bordelli di cui ha scritto Carlo Lucarelli: “Il commissario Bordelli, con la sua sanguigna umanità tutta italiana e tutta toscana, si inserisce oggi nella grande tradizione dei De Vincenzi e dei Duca Lamberti: poliziotti complessi e tormentati che raccontano un'Italia ingenua e cattiva che ancora non sapeva di essere così noir.”
In “Una brutta faccenda” (Tea, 2005) si manifestano, tra le righe, molte riflessioni sull’omicidio e sulla natura umana. Esiste il male assoluto?
Non credo, secondo me è sempre questione di “dosi”: in tutti c’è il bene e c’è il male, ma ogni individuo ha le sue personali percentuali dei due elementi e il suo grado di consapevolezza, e questo determina la sua “qualità”.
L'intervista integrale in rubriche/8621
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