Alla scoperta di se stesso…
Sarò sincero. Questa volta niente titolo, niente copertina, niente informazioni dalla seconda o dalla quarta, niente recensioni o roba simile. Ad attirarmi verso libro è stato lo sconto del venticinque per cento che campeggiava bello vistoso in numeri neri su fondo giallo. Nelle scelte della vita ci sta pure questo. Parlo di L'infiltrato di Tommaso Capolicchio, Kowalski 2009. Altro elemento di attrattiva, peculiare della suddetta casa editrice, la copertina plastificata, leggera e flessibile che posso maramaldeggiare a mio piacimento.
Thriller psicologico e di azione. Fabio Giannona, agente speciale di una fantomatica organizzazione al di sopra di tutto e di tutti, viene mandato a Budapest per difendere una troupe di filmetti porno fatta oggetto di mortali attenzioni da parte di criminali che obbediscono ad una altrettanto fantomatica Dama Nera. Prima c'è il risveglio dal coma ma non spariscono sogni, incubi, e arriva pure il passato che riemerge piano piano con numerosi flash back fino alla riscoperta del vero se stesso.
Un guazzabuglio di sesso, amore, botte, scazzottate, pistolettate, ingenuità narrative e psicologiche. Con una prosa che scimmiotta un po' quella di Chandler spesso ridondante e un pizzichino compiaciuta. Tutto si svolge come scontato, grigio, anonimo. Manca la vis, la presa diretta. Anche le azioni più drammatiche, interne ed esterne al protagonista, sembrano svuotarsi mano a mano che si va avanti, che si procede nella lettura. Il libro scorre ma non prende.
O meglio non mi ha preso che si tratta di una sensazione del tutto personale. Lo sconto non paga.
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