I Turisti sono fra noi… si muovono discreti e invisibili fra la folla. Non lasciano tracce, non lasciano conti in sospeso, non lasciano testimoni.
I Turisti però non sono innocui signori giapponesi in là con gli anni e con la fotocamera digitale al collo, i Turisti sono un gruppo di agenti invisibili, non appartengono a nessun tipo di agenzia, non hanno referenti nei governi, non rispondono a nessuna legge, ufficialmente non esistono. Ma quando c’è bisogno di colpire con ferocia, di oltrepassare ogni limite morale, di uccidere senza fare domande, in quei casi compaiono i Turisti, compiono il loro dovere e spariscono fra i meandri della burocrazia, senza lasciare tracce.
Milo Weaver era uno di loro, carico di alcool e imbottito di anfetamine agiva spietato ed efficiente, finché i suoi nervi non hanno ceduto durante una tragica notte fatta di sangue e morte, e allora Milo è uscito dal giro, ha messo su famiglia, ha cominciato una vita normale, per persone normali. Ma Milo non è una persona normale, non lo è mai stato, e in fondo questo lo sa anche lui… e così quando suo malgrado resta coinvolto nella morte della Tigre, uno dei maggiori sicari al mondo e quando la sua collega e amica Angela viene trovata senza vita decide di tornare a essere un Turista. Prende un aereo per l’Europa e si mette alla caccia di uomini oscuri e sfuggenti, mentre i suoi ex colleghi gli danno la caccia convinti che l’assassino di Angela sia lui.
Il Turista di Olen Steinhauer pubblicato da pochi mesi dall’editore Giano è una splendida spy-story, fatta di continui e vorticosi colpi di scena, tutta la vicenda corre veloce e fluida senza un attimo di respiro. La scrittura di Steinhauer è fulminante, una vera e propria scossa di adrenalina, i dialoghi sono feroci e taglienti, in poche battute colpiscono mente e cuore del lettore, la vicenda è articolata e complessa, gli intrecci si dipanano imprevedibili pagina dopo pagina. Il realismo che traspare dalle pagine di Steinhauer è inquietante, una sottile linea di disagio compare nell’animo del lettore… e se i Turisti esistessero veramente? E se noi conoscessimo solo quello che ci si vuole far conoscere…? E se fossimo solo degli spettatori inconsapevoli di quello che accade dietro il sipario della politica internazionale?
Il libro dell’autore americano è cinico e realistico, ma su tutto colpisce la figura del protagonista Milo Weaver, un uomo con un passato inconfessabile, che cerca la normalità, il placido tran-tran quotidiano, e che quando vede minacciata la sua nuova “vita normale” è disposto a difenderla con ferocia, mentre tutta la vicenda precipita verso un rocambolesco finale.
Il Turista è un romanzo inesorabile: trascina e coinvolge, sorprende e colpisce duro! Assolutamente da non perdere!
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