E’ con qualche settimana di ritardo, però dopo averlo letto e apprezzato, che segnaliamo la pubblicazione del libro Il monastero delle anime perse, edito da Garzanti. L’autore è Nick Wilgus, un americano che con moglie e figlio da anni vive a Bangkok, dove lavora come giornalista per il Bangkok Post, uno dei due quotidiani in lingua inglese editi in Thailandia. Nelle pagine delle rubriche, è disponibile un’intervista inedita da noi realizzata con Wilgus. Nel rimandarvi all’articolo in questione (rubriche/8004), vi anticipiamo comunque che Il monastero delle anime perse appartiene ad una serie di gialli (costituita per ora da tre romanzi; un quarto arriverà nel 2010) che vede protagonista padre Ananda, un ex-poliziotto fattosi monaco dopo essere stato colpito, per criminosa vendetta, negli affetti più cari.
I libri della serie di Ananda sono pubblicati in Thailandia, Stati Uniti, Francia, Germania, Spagna e Italia.
Questa la quarta del Monastero delle anime perse:
“Il monastero di Wat Yai si trova in una sperduta campagna vicino a Bangkok. Potrebbe essere il luogo ideale per trovare la calma e la pace necessarie per meditare, se l’abate Uddi non avesse deciso di costruirvi un parco di divertimenti dove sono messi in scena i supplizi che attendono i peccatori dopo la morte: Il Giardino dell’inferno.
I visitatori sono tantissimi, tutti morbosamente attratti dalle rappresentazioni raccapriccianti e dagli animali feroci che si annidano nella macchia. Ma una mattina di novembre, una tragica scoperta rende la violenza drammaticamente reale: sorella Moi è stata sbranata viva dai coccodrilli. L’abate e la polizia sembrano ben contenti di liquidare tutta la faccenda dichiarando che si tratta di un suicidio, ma non hanno fatto i conti con la determinazione di un investigatore un po’ particolare. Anticonvenzionale ex poliziotto, padre Ananda ha indossato la tonaca buddhista dopo la tragedia che ha investito la sua famiglia e nel tentativo di dimenticare si è rifugiato in un monastero di Bangkok. Ma il passato non lo abbandona tanto facilmente e le sue doti sono state notate dagli alti ranghi dell’ordine. Ecco perché, insieme con il suo fedele discepolo Jak, un piccolo orfano che ha salvato dalla strada, è stato inviato a Wat Yai per indagare sul sospetto suicidio. Con le sole armi della pazienza e della meditazione, padre Ananda deve affrontare il difficile compito di sollevare il velo che copre i loschi traffici nascosti nei meandri del monastero e di smascherare alcuni monaci che non seguono affatto gli insegnamenti del Buddha. L’inferno si trova anche nel cuore degli uomini...”
Nick Wilgus – Il monastero delle anime perse (The Garden of Hell). Traduzione Barbara Bagliano. Narratori Moderni, Garzanti. Pag. 204. Euro 16,60
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