L’amena cittadina di Digne nel sud della Francia è un angolo di paradiso. Tranquilla, felice, benevolmente sonnolenta, il luogo ideale dove trascorrere gli ultimi anni prima della pensione… o almeno così pensava il commissario Laviolette prima che qualcuno cominciasse a disseminare cadaveri lungo le vie del suo ridente borgo provenzale.

Tre uomini e una donna vengono infatti trovati morti con il cranio fracassato, ma le modalità degli omicidi sfiorano l’assurdo, le vittime sono state colpite con un sasso, scagliato con incredibile violenza e precisione chiudendo crudelmente su di loro il sipario della vita.

Il commissario incalzato da una stampa invadente, ma aiutato dal giudice Chabrand si immerge in un intrico di rancori e segreti che lentamente lo porteranno alla più inaspettata delle conclusioni.

Il sangue degli Atridi di Pierre Magnan è il primo romanzo della serie del commissario Laviolette, pubblicata in Italia per intero dalla Robin edizioni, nella collana I Luoghi del delitto. Il romanzo ha un importanza fondamentale per tutta la serie, è qui infatti che l’autore con pochi impercettibili, ma sicuri tratti delinea per la prima volta la figura del burbero ma infallibile commissario. Si tratta di un uomo che non può non ricordare il più celebre dei commissari francesi, il Maigret di Simenon, e come Maigret infatti Laviolette basa le sue indagini sugli uomini, sul capirli, sullo scavare nella loro psiche, andando oltre le apparenze, nei recessi più reconditi e oscuri dell’animo umano, il tutto per un unico imprescindibile scopo, far emergere la verità.

La scrittura di Magnan è come sempre sontuosa e articolata, ricercata senza mai essere pedante, le descrizioni sono affascinanti ed evocative, le atmosfere che riesce a ricreare impregnano le pagine dei sapori e degli odori di quell’angolo meraviglioso e verdeggiante di Francia, che lui come pochi riesce a descrivere. I dialoghi mai banali, descrivono efficacemente il suo commissario facendone un personaggio completo e complesso, dolce e accattivante.

Questo primo romanzo della serie è un punto fermo, un perno imprescindibile per tutti coloro che vogliono avvicinarsi all’amatissimo autore d’oltralpe e a tutta la letteratura poliziesca francese in generale.