DRAGONS FOREVER

Riprendiamo a parlare di cinema marziale, ma questa volta il fulcro si sposta da Hong Kong a Bangkok e come compagno di avventura ho scelto proprio Lucius Etruscus grandissimo conoscitore del filone e insostituibile cercatore di storie.

Prossimamente mi propongo di scrivere qualcosa su quel genere avventuroso-marziale tipico thai che, per qualche strana commistione, arriva anche a creare una specie di western tutto a modo suo. Per il momento vi lascio nelle mani di Lucius che vi introdurrà a un regista e a un attore molto amati nel filone boxe thai che, anche sotto un profilo strettamente marziale, appartengono a una fase importante della mia vita di persona e di narratore.

Panna Rittikrai

Panna Rittikrai nasce il 17 febbraio 1961 nella provincia di Khon Kaen.

Cresciuto a forti dosi di cinema marziale (soprattutto da Bruce Lee e Jackie Chan), quando è ancora uno studente il giovane Panna decide di istituire uno "stunt team", un gruppo di atleti allenati pronti per essere usati in film d'azione. Lo chiama Seng Stunt Team, e nel 1978 (neanche diciottenne!) con questo gruppo di una ventina di atleti dirige un film a bassissimo costo: “Kerd ma lui" (Born to Fight): una trama esigua è lo spunto per mostrare la bravura atletica dei protagonisti. Il film riscuote un successo incredibile, tanto che nel 2004 ne viene fatto un remake con lo stesso titolo (arrivato in Italia come “Born to Fight - Nati per combattere”). Malgrado sia un film acerbo, girato più col cuore che con criterio, diviene un piccolo cult in Thailandia (verrà visto da un adolescente Tony Jaa, che proprio grazie a questo titolo deciderà di diventare attore-stuntman), ed aprirà a Panna Rittikrai le porte del cinema thailandese.

Si tratta all'inizio di film di serie B, a bassissimo budget, che però permettono a Panna di "farsi le ossa" come attore, stuntman, coreografo, sceneggiatore e regista. «Probabilmente non avete mai sentito nominare i miei film» racconta in un’intervista del 2004 al “Bangkok Post”, «ma erano molto apprezzati dalla gente comune: tassisti, venditori ambulanti e sguatteri. Il mio pubblico era la gente del popolo, dei quartieri poveri, che beveva whisky scadente mentre guardava i miei film». Prima ancora dell'avvento del supporto DVD, i film di Panna Rittikrai (si parla di una cinquantina!) girano in Video-CD a basso costo per tutta la Thailandia.

Il primo successo internazionale è "Ong-bak", film di cui Panna è solo sceneggiatore e coreografo dei combattimenti, tagliati addosso ad uno dei suoi allievi migliori: Tony Jaa.

"Ong-bak" è diretto da Prachya Pinkaew, regista non molto prolifico ma di grande capacità, il quale smorza gli eccessi visivi di Panna (tipici di un certo cinema asiatico, come quello di Hong Kong) e rende il film più "digeribile" per il palato occidentale. L'occhio attento di Luc Besson e della sua casa distributrice lanciano "le nouveau dragon" in Europa e America (in Italia arriva con il titolo "Ong-bak - Nato per combattere").

Il successo immediato del film fa sì che i distributori facciano conoscere anche al pubblico occidentale alcuni vecchi titoli diretti da Panna Rittikrai... ma solo perché interpretati, acerbamente e in piccoli ruoli, da un giovane Tony Jaa. Si riscoprono così "Spirited Killer" (Plook mun kuen ma kah 4) e "Mission Hunter 2" (Nuk Soo Dane Song Kram), film di gusto tipicamente asiatico ma che dimostrano comunque le doti registiche (oltre che coreografiche) di Panna Rittikrai.

Il sodalizio col regista Pinkaew e l'attore-atleta Jaa continua nel 2005 con "Tom yum goong" (in Italia, "The Protector - La legge del Muay Thai"), la cui forza vitale si basa sulle coreografie e le doti atletiche del protagonista. Dopo anni passati dietro la macchina da presa o in palestra per le coreografie, Panna Rittikrai torna a recitare in "Dynamite Warrior" (Khon fai bin, 2006) un film marzial-epico ambientato nel Siam dell'800: mentre Panna ricopre il ruolo di cattivo, il protagonista è un altro suo allievo, Dan Chupong (visto nel remake di "Born to Fight").

Nel 2008 torna a far parlare di sé lanciando un'allieva della sua scuola: la venticinquenne JeeJa Yanin. Il film "Chocolate" fa subito il giro del mondo, accostando le mirabolanti coreografie di Panna alle atmosfere noir ricreate impeccabilmente dal bravo Prachya Pinkaew.

TONY JAA

Worawit Yeerum è nato il 5 febbraio 1976 nella provincia di Surin, nell'Isaan (Thailandia del nord-est). Nel 1998 ha cambiato il suo nome in Panom Yeerum, a causa di un sogno premonitore del padre; in Occidente in seguito ha assunto il nome d'arte di Tony Jaa, mentre in Thailandia è meglio conosciuto come Jaa Panom.

Cresciuto in campagna, terzo figlio di un ex thai boxer, sin dall'infanzia si allenò nelle arti marziali e ingurgitò forti dosi di film di Bruce Lee, Jet Li e Jackie Chan (e del connazionale Panna Rittikrai!). Deciso a diventare attore, con gli amici gioca a ricreare le scene marziali viste interpretare dai suoi grandi idoli.

A 15 anni entra a far parte degli allievi stuntman di Panna Rittikrai, che lo indirizzò anche a frequentare il Maha Sarakham College di educazione fisica. Lavorò per Panna inizialmente come stuntman, acquisendo una certa fama: venne chiamato come controfigura di Sammo Hung in uno spot commerciale e di Robin Shou in "Mortal Kombat 2".

Panna iniziò a puntare molto sul giovane e promettente Jaa, che vedeva eccellere in stili marziali come il Krabi Krabong, Pentiak Silat, Capoeira, Wushu e (ovviamente) il Muay Thai; entrambi cominciarono a studiare il Muay Boran, la versione antica del Muay Thai. Dopo un anno di allenamento fecero un cortometraggio per mostrare le potenzialità di questo stile, e lo mostrarono ad alcuni cineasti, fra cui il regista e produttore Prachya Pinkaew. Questi rimase stupefatto dalle qualità atletiche di Tony Jaa, così che nel 2003 produsse e diresse "Ong-bak", il film che lanciò l'attore a livello internazionale (scegliendogli il nome d'arte più occidentale di Tony Jaa).

Dopo aver confermato nel 2006 il successo con "Tom yum goong" (in Italia, "The Protector - La legge del Muay Thai"), nel 2008 Jaa si affranca dal team che l'ha reso famoso (il coreografo Rittikrai e il regista Pinkaew, impegnati nelle riprese di "Chocolate") e firma come attore, sceneggiatore, produttore e regista il sontuoso "Ong-bak 2", avviandosi ad una promettente carriera "in solitaria".

Tony Jaa è una persona fortemente religiosa. «Il Muay Thai è fortemente legato al buddhismo» dirà in un'intervista, «così come alla cultura thailandese. Insegna l'umanità e l'umiltà nella disciplina sportiva, e molti elementi tradizionali buddhisti sono inseriti nella pratica marziale, come il cerimoniale che si esegue prima di ogni combattimento, in cui si tributa il proprio rispetto agli antichi e al maestro. È molto importante avere anche una forza interiore, che nasce dalla meditazione e dalla pratica».

Una curiosità. Sembra che la sua famiglia, in campagna, abbia ancora come "animali domestici" due elefanti: Dokmai ("fiore") e Baimai ("foglia"), rispettivamente di 50 e 60 anni!