Dimenticate le indagini sul Dna, le prove scientifiche e le tracce organiche a cui vi hanno abituati i serial alla Csi: ormai non sono più di moda.

I casi, infatti,  si risolvono con il fiuto dei detective vecchio stampo, alla tenente Colombo. Almeno questo è quanto sembra stia accadendo nei nuovi telefilm Usa che stanno rivoluzionando il genere crime.

Tra i titoli di punta di questo nuovo filone c'è The Mentalist, che approda in Italia dal 28 aprile su Joi di Premium Gallery.

The Mentalist racconta la storia di Patrick Jane (Simon Baker), detective indipendente per il California Bureau of Investigation (CBI): Jane, acuto osservatore, è riuscito a spacciarsi per lungo tempo come "sensitivo", ma dopo che la sua famiglia è stata sterminata da Red John, serial killer preso in giro da Jane nel corso di una trasmissione, l’uomo metterà la sua capacità di osservatore al servizio del CBI.

L'attore australiano protagonista, in un' intervista, ha spiegato che sulle prime era riluttante a prendere parte a The Mentalist, non perché pensasse che il progetto non fosse buono, ma perché  esausto dalla precedente serie The Guardian. 

The Mentalist è una serie tv di Bruno Heller con Simon Baker, Robin Tunney, Amanda Righetti, Tim Kang, Owain Yeoman, Gregory Itzin, Isabella Acres, Maxine Bahns, Gwendoline Yeo, Andrea Parker.

La seconda serie in arrivo a breve in Italia è Leverage, serial televisivo statunitense di genere dramma/thriller. Trasmesso a partire da dicembre 2008 negli Stati Uniti, la serie segue le azioni di un gruppo di criminali/truffatori professionisti capeggiati da un ex-investigatore assicurativo.

La storia, in effetti, ha molto di Robin Hood mischiato ad Ocean's Eleven: quattro ladri, ognuno dei quali eccelle nel suo campo, vengono riuniti da un ex cacciatore di ladri per le compagnie di assicurazione (Timothy Hutton, il cui personaggio, Nate Ford, ha lasciato il lavoro dopo la morte del figlio) non per "vendicarsi" delle compagnie di assicurazione (che non hanno pagato le cure di suo figlio) ma per aiutare persone povere/indifese contro i "cattivi" (grandi compagnie o, più spesso, semplicemente persone senza scrupoli ma con grandi mezzi).

Al momento in America sono andati in onda i primi episodi di Leverage e le recensioni sono grosso modo positive: "John Rogers e Chris Downey", scrive ad esempio l'Orlando Sentinel, riguardo agli sceneggiatori "hanno creato uno show intelligente e divertente"

"Le finezze tecnologiche" nota Usa Today "sono mantenute a un livello maneggevole, e se è vero che Leverage sembra ispirarsi a qualche altro film o programma televisivo che alla vita reale, almeno paga il suo debito intrattenendo piacevolmente".

Stroncature, invece, da parte del New York Times e dal San Francisco Chronicle (tra gli altri), secondo cui "la serie è anacronistica e propone un buon finale a settiman", e "non è ottima tv e non si avvicina neanche alla buona tv, anche se quando i cattivi diventati buoni fanno le loro cose, è un modo divertente di spendere un'ora".

 

In Italia, la serie verrà trasmessa in prima visione assoluta dal 17 aprile 2009, ogni venerdì alle ore 21:00, su Joi di Premium Gallery.

In chiaro, la serie debutterà prossimamente su Italia 1.