Esce nel bicentenario della nascita del conte Cesare Mattei il romanzo poliziesco di Loriano Macchiavelli (Delitti di gente qualunque, Milano, Mondadori, 2009), in cui è rievocata la figura di questo singolare e discusso personaggio dell’Ottocento, padre («scopritore» preferiva autodefinirsi) dell’«elettromeopatia», con la quale curò malati di mezzo mondo attraverso la somministrazione di farmaci la cui formula di fabbricazione era tenuta rigorosamente segreta (e lo è tuttora). Si trattava di prodotti omeopatici, potenziati, “caricati”, per così dire, di energia «positiva» o «negativa» o, come veniva anche chiamata, «elettricità rossa», «gialla», «bianca», «azzurra», «verde». Il rimedio Mattei è citato persino nei Fratelli Karamazov di Dostoevskij. Forse vi ricorse anche il poeta francese Arthur Rimbaud, ma ormai in condizioni disperate: lo attesterebbero un paio di lettere di Isabelle, sorella di Rimbaud, citate nel romanzo di Macchiavelli. «Marsiglia, 5 ottobre 1891. Mi hanno affidato anche l’elettricità e devo applicarla io stessa.»...
Si parlò di una medicina nuova, rivoluzionaria, che avrebbe soppiantato quella tradizionale, ma che procurò al suo ideatore polemiche a non finire, denunce e processi per esercizio abusivo dell’arte medica e farmaceutica e vendita abusiva di medicinali.
L'intervento integrale di Loris Rambelli in rubriche/7909
Delitti di gente qualunque di Loriano Macchiavelli (Mondadori - Omnibus/Narrativa) - Pagine 359 - Anno 2009 - ISBN 9788804584445
La formula del radium, un libro con una annotazione a matita che rimanda a un altro libro che contiene un'altra annotazione: l'elenco di quattro ville storiche di Bologna e del suo territorio. Villa Aldini, Villa delle Rose, Casa Beroaldo e la Rocchetta Mattei. Questo è quello che hanno in mano un fotografo conosciuto come "Duescatti" e un ricercatore universitario di nome Rosas, conosciuto come "il talpone". E con queste tracce Rosas arriva a un episodio storico documentato: un furto di radium commesso dall'esercito tedesco all'ospedale Sant'Orsola nel luglio 1944. Radium sottratto ai malati e destinato alla macchina bellica di Hitler. Solo che, arrivati a questo punto, Duescatti trova una morte orribile a Casa Beroaldo e Sarti Antonio, sergente, si trova di fronte a una scena del delitto enigmatica: come E' possibile che la vittima giaccia, come fosse stata schiacciata, sul pavimento e la sua immagine speculare sembri stampata sul soffitto? Per Sarti Antonio i guai sono appena cominciati. L'indagine lo porterà alla Rocchetta Mattei, luogo di indicibile fascino e di mille misteri che affondano nel passato. Chi era veramente il conte Cesare Mattei e perché i suoi segreti - dopo un secolo - ossessionano ancora tante persone? Questo romanzo segna il ritorno di Sarti Antonio che, con la sua solida umanità, con i suoi troppi caffè, le sue storie d'amore malinconiche, i suoi rapporti conflittuali con i superiori, ancora una volta seduce e si conferma uno dei più amati poliziotti della narrativa italiana.
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