Per uno scrittore di spy story italiano la produzione nostrana di fumetti è sempre stata avara di spunti. Forse ne abbiamo già parlato, magari lo faremo in un prossimo intervento, ma il “mestiere” del narratore di genere richiede un grande spirito di osservazione, non solo della realtà ma anche di quanto viene scritto, filmato e disegnato. È sempre la storia del nano che sale sulle spalle del gigante, l’autore si avvale sempre di ciò che è già stato fatto, se non altro per ricavarne suggestioni da riproporre in maniera personale. Della mia passione per il cinema ho già parlato, oggi vorrei soffermarmi su quanto mi ha dato in termini di ispirazione la narrativa a fumetti.
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